IL CASO
Ladro bugiardo: doppia denuncia
Il furto della bici era stato ripreso dalle telecamere di sicurezza
Ladro e bugiardo. All’accusa di furto di una bicicletta si è aggiunta quella di avere fornito false generalità agli agenti di polizia locale che lo avevano riconosciuto e fermato per notificargli la prima accusa.
La nuova vicenda che ha visto protagonisti gli effettivi del comando di piazza Mazzini, ha inizio la scorsa settimana, quando un ragazzino con la salutare abitudine di recarsi a scuola in bicicletta, ebbe la brutta sorpresa di terminare le lezioni e non ritrovare più il proprio mezzo.
Lo aveva opportunamente assicurato ad una rastrelliera con tanto di catena e lucchetto, ma nulla aveva impedito al ladro di scassinare e allontanarsi indisturbato in sella. Senonché, a sua probabile insaputa, l’area era sorvegliata da una telecamera che ha fornito agli agenti gli elementi necessari a identificarlo.
La famiglia del ragazzo infatti sporgeva denuncia per tempo alla polizia locale, che poteva così agevolmente acquisire le registrazioni per tracciare l’identikit di una vecchia conoscenza, già fermata per irregolarità durante la prima fase pandemica.
Tempo qualche giorno, e a inizio settimana, il ladro veniva fermato da una pattuglia mentre passeggiava lungo via Lonate insieme a una donna. A richiesta, l’uomo forniva false generalità che tuttavia non impedivano agli agenti di accompagnarlo al comando per l’identificazione. Così, è scattata la doppia denuncia: furto aggravato e false generalità attestate. Con foglio di via e divieto di rimettere piede in paese per almeno un anno.
© Riproduzione Riservata