LA TRAGEDIA
Morto l’ottantenne investito col cane
Mario Merlo era ricoverato a Legnano: l’incidente una settimana fa, l’anziano non ha mai ripreso conoscenza
La speranza è durata meno di una settimana. Poi il cuore di Mario Merlo, 84 anni, residente a Castano Primo, si è arreso.
Ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Legnano, l’anziano non ha mai ripreso conoscenza: troppo grave il trauma cranico che aveva riportato nell’incidente, nonostante tutti gli sforzi dei medici alla fine il suo fisico ha ceduto.
L’incidente che è costato la vita a Merlo era avvenuto giovedì 30 maggio in via Matteotti, in un punto che in passato era già stato teatro di diversi scontri anche gravi. Merlo era uscito di casa per portare a spasso il suo cane sull’alzaia del Villoresi, alle 10 dopo aver camminato per un po’ stava tornando verso la sua abitazione.
Attraversato il canale sul ponte pedonale che collega via Grandi con via San Gerolamo, Merlo e il suo cane hanno impegnato via Matteotti in prossimità delle strisce pedonali. Nello stesso momento arrivava una Mercedes, a quanto pare l’autista semplicemente non avrebbe visto la persona che gli si era parata davanti.
Se tentativo di frenata c’è stato, sull’asfalto non ne è rimasta traccia: l’84enne è stato urtato alle gambe, poi caricato sul cofano ha picchiato violentemente il capo contro il parabrezza, sfondandolo.
Anche il cane è stato centrato dal paraurti della vettura: appena ha sentito che il suo padrone aveva mollato il guinzaglio, l’animale è scappato terrorizzato, zoppicando per le ferite che aveva riportato.
Fin dal primo momento è stato evidente che le condizioni di Merlo erano gravi: l’anziano aveva perso conoscenza, le lesioni al capo erano evidenti. Subito è stato lanciato l’allarme alla centrale operativa del 112, in una manciata di minuti in via Matteotti sono arrivati gli equipaggi dell’automedica e della Croce Bianca di Magenta, con loro anche le pattuglie della polizia locale che subito hanno disposto gli accertamenti necessari per stabilire eventuali responsabilità. Durante le operazioni di soccorso Merlo non ha mai ripreso conoscenza, una volta stabilizzatene le condizioni l’uomo è stato caricato in ambulanza e trasportato all’ospedale di Legnano. A Legnano i medici hanno confermato la gravità delle ferite che aveva riportato e ne hanno disposto il ricovero in terapia intensiva: l’obiettivo era attendere qualche giorno per poi tentare di risvegliare l’84enne e valutare meglio i danni che aveva subito. Purtroppo, il cuore dell’anziano non ha retto.
Ora tocca alla Procura stabilire se la morte di Mario Merlo sia stata provocata da una tragica fatalità, o se in qualche modo qualcuno possa esserne ritenuto responsabile. Come prevede la legge, a carico dell’autista della Mercedes è stata aperta un’indagine, l’ipotesi di accusa è quella di omicidio stradale.
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