LA PROTESTA
Castellanza, «centrale elettrica guastavita»
Rumori e vibrazioni, appello dei residenti che meditano di costituire un comitato

«La centrale va fermata. Rivogliamo le nostre vite». I residenti delle vie Montello, Pomini e della zona del Buon Gesù si stanno attivando in questi giorni per costituire un fronte comune, molto probabilmente un comitato di protesta, contro la centrale elettrica attivata nel polo chimico: sono esasperati dai rumori che produce, che non danno pace giorno e notte.
I DISAGI
Facendosi portavoce degli abitanti del quartiere a ridosso della nuova centrale, Michele Iuliano assicura: «Non è solo un problema di rumori e vibrazioni, ma anche di fumi prodotti dagli impianti nell’ex Montedison. Non riusciamo più a riposare: molti residenti denunciano, me compreso, forti mal di testa ricorrenti. Addirittura vibrano i cassonetti delle tapparelle e dopo le 20, a causa del rumore persistente, non possiamo nemmeno sederci in balcone o in giardino».
INASCOLTATI
Michele Iuliano, che abita in via Montello 7, ha effettuato un monitoraggio con altri residenti, prendendo nota degli orari in cui si avverte il rumore assordante delle turbine, così da inoltrare i dati all’Ufficio ambiente del Comune. «Solo la dottoressa Isabella Ramolini, dopo svariate segnalazioni e dopo cinque mesi dall’entrata in funzione della centrale, si è degnata di recarsi nella mia abitazione per capire e constatare i disagi che stiamo provando – contesta il castellanzese -. Per il resto, il Comune non ha minimamente tenuto in considerazione le segnalazioni».
Due gli incontri con il sindaco Mirella Cerini: uno il primo maggio 2022, «quando eravamo stati rassicurati che non avremmo avuto disagi in quanto sulla carta risultava un impatto ambientale zero»; l’altro un anno dopo, a centrale in funzione, «quando abbiamo lamentato rumori e vibrazioni. Per tutta risposta tante belle parole e promesse, con la rassicurazione che la centrale era in fase sperimentale e che si sarebbe corsi ai ripari».
I SILENZIATORI
Fino a oggi sono risultati del tutto inutili le soluzioni adottate dopo le proteste: a partire dall’installazione di quattro silenziatori sulle ciminiere (lo scorso luglio) che non hanno modificato la percezione del rumore. «La centrale è in funzione tutti i giorni negli orari più disparati – dicono i residenti - Cosa ancora più grave, fino ad agosto ha sempre funzionato fino a oltre la mezzanotte».
Due settimane fa, pare per un’emergenza di approvvigionamento energetico, i motori si sono attivati dalle 3 alle 7, «non consentendoci di dormire prima di andare al lavoro». Ultimamente viene spenta fra le 22 e le 23.
PROVE FONOMETRICHE
Per due mattine sono state effettuate prove fonometriche, in punti strategici del quartiere, da tecnici della centrale: «La cosa assurda – afferma Iuliano - è che i motori sarebbero dovuti andare tutti e quattro a pieno regime, in realtà le vibrazioni percepite erano la metà di quelle che solitamente percepiamo…». L’appello è di incontrare al più presto il sindaco per far assumere provvedimenti urgenti.
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