DOPO LE LAMENTELE
Castellanza, ecco il parcheggio in via Canova
Sindaco e assessore inaugurano i dieci posti auto

«Adesso i cittadini della zona hanno finalmente un parcheggio degno di questo nome»: parole del sindaco Mirella Cerini e dell’assessore Claudio Caldiroli dopo l’inaugurazione del nuovo parcheggio di via Canova, riqualificato in seguito alle pressioni dei residenti.
Posta al confine con Legnano, l’area di sosta nasce dal recupero di un terreno incolto ceduto all’amministrazione comunale nell’ambito di un Piano attuativo residenziale. La superficie, antistante la palazzina realizzata, era da anni in stato di abbandono e alcuni abitanti della zona avevano segnalato alla municipalità situazioni di degrado: dall’erba incolta alla presenza di rifiuti. Veniva quindi sollecitata la riqualificazione. Dopo avere smantellato tutta l’immondizia abusiva e avere effettuato sopralluoghi e verifiche, è stato dato incarico all’Ufficio Tecnico di predisporre delle soluzioni progettuali finalizzate a rendere il piazzale utilizzabile e gradevole. Poi, lo scorso agosto, la gara d’appalto.
Il nuovo parcheggio pubblico asfaltato dispone di dieci posti auto, uno dei quali per persone diversamente abili, e un’area attrezzata a verde riqualificata con la sostituzione di parte dello strato di terra con terreno di coltura e con seminagione in erba.
«Non vogliamo più essere isolati», avevano protestato i castellanzesi di via Canova, sentendosi abitanti nella terra di nessuno. Un’arteria troppo lontana dal contesto cittadino, i cui residenti si erano lamentati a più riprese per il degrado che si ritrovavano sotto le finestre senza che nessuno intervenisse. Addirittura, pur avendo la residenza a Castellanza e «masticando» poco di amministrazione, c’era chi sperava che si facesse vivo il Comune di Legnano, «Dato che in pratica abitiamo lì». Un problema che investe anche la vicina via Locatelli, appartenente a entrambi i territori, dove infatti succede che venga asfaltata metà strada alla volta. Qui si è chiesto spesso un maggiore coordinamento fra i Comuni, di modo che le gare d’appalto differenti vengano fatte coincidere: il rischio, altrimenti, è sempre di ritrovarsi con la strada asfaltata solo da una parte.
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