LA STORIA
Castellanza, firme e fondi per dare un tetto a Roberto
L’uomo era stato sfrattato per debiti dal Comune: servono duemila euro

Una raccolta firme e una raccolta fondi per aiutare Robertino, come viene chiamato da tutti Roberto Pregnolato, a riottenere la casa comunale che ha perso.
Sono le iniziative messe in campo dai suoi amici, coloro che da due anni lo aiutano offrendogli un letto dove dormire o un pasto caldo. Ma non finisce qui: viene anche lanciato un appello ai candidati sindaci delle prossime elezioni affinché si attivino per trovare una soluzione che tolga dalla strada il senzatetto.
All’addiaccio
Due anni e mezzo fa, perso il lavoro in una cooperativa di Rescaldina, Roberto ha maturato arretrati dell’affitto tali da finire con l’essere sfrattato dal Comune. Da allora vive all’addiaccio, dormendo sulle panchine o nei boschi, ma anche a casa di amici o persone di buon cuore che lo ospitano di tanto in tanto. Percepisce il reddito di cittadinanza, ma solo 100 euro in contanti al mese: i restanti 400 euro sono caricati in una tessera per fare la spesa.
«Certo non muore di fame - dicono gli amici - ma non avendo una casa non può prepararsi un pasto caldo. Il paradosso è che serve a poco anche ritirare il pacco di alimenti alla Mensa del Padre Nostro: che cosa se ne fa di pelati e pasta se non può cucinare?».
Giusto l’altra sera un amico lo ha invitato a cena in un ristorante della città: al momento di pagare, il ristoratore ha voluto scontare dal conto il pasto di Roberto, incredulo che possa trovarsi in questa situazione.
Gara di solidarietà
Gli amici spiegano che la mancanza di un tetto è la prima esigenza per Robertino: «Che senso ha offrirgli un lavoro, come ha fatto il Comune, se non ha un posto dove lavarsi e dormire? In che condizioni può presentarsi? Come un barbone? Che impressione farebbe?».
Chi vuole aiutare il senzatetto precisa che la sua casa comunale è sempre rimasta sfitta: «Dentro ci sono ancora tutte le sue cose. È inaccettabile che viva in strada». Di qui l’idea di lanciare una petizione e raccogliere fondi per aiutarlo a saldare i 2mila euro di affitti arretrati: certo non si raggiungerà quella cifra, ma per lo meno si potrebbe mettere sul tavolo dei soldi con cui firmare un piano di rientro del debito.
Appello ai candidati
Gli amici di Pregnolato si appellano ai candidati alle amministrative: «Non è pensabile che in città ci sia un castellanzese che dorme sulle panchine da oltre due anni, nell’indifferenza di tutti. Chiediamo formalmente ai candidati sindaci di impegnarsi, nel caso vincessero, a prendersi a cuore il caso di questo pover’uomo, che avrà fatto i suoi sbagli, ma non può essere abbandonato a se stesso».
Dal canto suo, Roberto Pregnolato ringrazia chi si è attivato per lui: «Sono commosso da tanta solidarietà. Quello che chiedo è prima di tutto una casa».
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