LA CRISI
Servono euro: il Comune vende
All’asta box, abitazioni e terreni. Offerte entro il 25 giugno

Il Comune vuole fare cassa vendendo il proprio patrimonio immobiliare, ma non ci riesce. Colpa della crisi economica, che obbliga ogni anno le giunte in carica a inserire nel Piano delle alienazioni gli stessi beni immobili dell’anno precedente e altri nuovi. In genere si tratta di edifici diroccati, così fatiscenti che recuperarli sarebbe eccessivamente oneroso per l’ente pubblico, cosicché si è presa la decisione di cederli a terzi per incassare somme da utilizzare nelle manutenzioni delle case comunali.
Una scelta strategica che però, ad oggi, non ha fruttato granché: pochi gli immobili venduti dall’ex giunta Farisoglio, tutti siti sul corso Matteotti. Tra questi, i negozi dove si trovano una banca e un ottico.
E poi c’è un altro problema: rispetto agli anni passati, per gli effetti della crisi del mercato immobiliare gli stabili che il Comune vorrebbe alienare sono diminuiti di valore.
In ogni caso, stavolta ci prova la giunta del sindaco Mirella Cerini, la quale nei giorni scorsi ha bandito un’asta pubblica per alienare le seguenti proprietà: un’autorimessa sita in via Buon Gesù 15; un’area edificabile di via Don Minzoni e unità immobiliari ubicate in via Marconi.
La gara si terrà il 26 giugno alle 9.30 negli uffici del settore Opere pubbliche del Comune. Per partecipare all’asta ogni concorrente deve far pervenire l’offerta in plico chiuso controfirmato sui lembi di chiusura entro le 12 del 25 giugno, a mezzo servizio postale con raccomandata con avviso di ricevimento (nel qual caso fa fede la data del timbro postale di spedizione) o a mezzo corriere o a mezzo consegna diretta a mano all’Ufficio protocollo del Comune.
Per ogni eventuale informazione e sopralluogo è possibile rivolgersi al Comune da lunedì a venerdì dalle 11 alle 12.30 e il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 18 o previo appuntamento da concordarsi telefonicamente Riuscirà l’amministrazione a vendere queste proprietà? Certo non sono più i tempi di crisi di quando l’ex amministrazione Farisoglio aveva tentato di vendere la palazzina comunale di via Brambilla, da cui avevano dovuto sloggiare le associazioni per consentire alla municipalità di metterla “a reddito” con una base d’asta di 629.856 euro.
Allora alla fine si era optato per assegnare gli spazi in locazione, scelta che si è rivelata subito giusta visto il poco tempo in cui si era riusciti ad affittarli. Si tratta dell’ex sede di associazioni storiche come La Nostra Voce e Auser Insieme, che hanno trovato rispettivamente posto nell’ex Capannina e nell’immobile confiscato alle mafie ubicato in via Montello.
© Riproduzione Riservata