LA TRAGEDIA
Muore a 15 anni nella vasca di depurazione
Il ragazzino trasportato in ospedale a Legnano. Inutili i tentativi di rianimazione

È morto per un gioco a 15 anni. Era una domenica bella e spensierata, baciata dal sole, quella di ieri, 17 ottobre, per Niang il ragazzino di origine nigeriana e residente a Castellanza che stava giocando con il suo amico. Purtroppo si è trasformata in una tragedia: è annegato per recuperare il pallone da calcio finito nella vasca del depuratore. È successo dopo le 17, quando in via Isonzo alla Ecosis, sono partite le chiamate chiedendo l’intervento dei soccorritori. È stata vana anche la corsa disperata al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano dove è spirato. Alle 20 di ieri sera, è toccato ai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio annunciare la morte del ragazzino ai genitori e amici che fino all’ultimo hanno sperato che potesse sopravvivere. Le urla disperate della madre hanno rotto il silenzio che era calato all’interno dell’azienda e negli appartamenti dei custodi, amici di famiglia della vittima. Intanto ieri sera il magistrato di turno, il pm Stefania Brusa, ha posto sotto sequestro l’impianto di depurazione. La dinamica dell’incidente è stata ricostruita dai carabinieri della compagnia di Busto Arsizio coordinati dal capitano Annamaria Putortì, sul posto sono intervenuti anche per via dell’immediata vicinanza i militari dell’Arma della caserma di Castellanza agli ordini del maresciallo maggiore Pietro Lisbona. Niang e la sua famiglia erano ospiti dei custodi dell’azienda, una famiglia di origine nigeriana. Dopo pranzo i ragazzini hanno avuto il permesso di giocare a pallone nel cortile proprio davanti all’abitazione. Uno spiazzo ampio. Per ore Niang e l’amico si sono divertiti. Fin quando è successa la tragedia: la palla ha fatto una parabola altissima a causa di un calcio particolarmente potente ed è finita dentro la vasca di depurazione. I ragazzini non hanno avvisato gli adulti e Niang è corso a recuperare il pallone: si è arrampicato per un paio di metri sulla scaletta. Arrivato in cima per perdere la palla si è sporto ma evidentemente è stato risucchiato dalla corrente della vasca di depurazione sempre in funzione con delle turbine. Proprio la corrente ha trascinato il ragazzino che è finito sott’acqua. Sul posto sono arrivati in forze massicce i vigili del fuoco e i sommozzatori del comando provinciale di Milano, gli operatori del 118 con ambulanza, automedica ed elisoccorso. I sommozzatori hanno ripescato il ragazzino affidandolo alle cure dei medici che lo hanno rianimato portandolo in una corsa disperata al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano dove è poi morto in serata.
Negli ultimi mesi sono stati diversi i casi di annegamenti per cadute accidentali: di agosto quello del 75enne di Legnano che ha perso la vita nel canale Villoresi.
© Riproduzione Riservata