LA POLEMICA
Castellanza Servizi Patrimonio, Frigoli contro la Giunta
L’amministratore dimissionario fa il punto sulla vicenda

Non andavano praticamente d’accordo su nulla la giunta Cerini e il dimissionario amministratore unico di Castellanza Servizi Patrimonio Livio Frigoli.
Ora che è stato nominato il suo successore Lorella Bigatti, Frigoli si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Innanzitutto per smentire due voci che circolano sul suo conto: «Con la nuova nomina non c’entro nulla, ho conosciuto Bigatti tre giorni fa per il passaggio di consegne». Secca, poi, la smentita su un suo ritorno politico a Castellanza, dov’è stato sindaco: «Non intendo candidarmi per i prossimi decenni», taglia corto.
Sul fronte della Csp, l’ex amministratore unico dice di avere sempre voluto rispettare le scelte della giunta, ma svela che l’amministrazione Cerini è divisa sulla gestione della municipalizzata e, a suo giudizio, è sbagliato avere fatto tornare il PalaBorsani in capo al Comune. Per quanto riguarda i servizi ai cittadini e le case comunali, non ha senso, secondo Frigoli, che ci siano Csp e Azienda Consortile Medio Olona Servizi alla Persona: si dovrebbero fondere nell’ottica di maggiore efficienza e risparmio. Tocca infine lo spinoso caso dell’ampliamento della Rsa Moroni: «Non può sostenere economicamente il trasferimento all’ex seminario Camilliani né ritengo possibile vendere quest’ultimo: non c’è mercato per un immobile del genere a 2 milioni di euro».
Che fare dunque per metterlo a reddito? «L’unica possibilità è darlo in concessione a terzi».
Al nuovo amministratore unico, Livio Frigoli augura di provare «dove io ho fallito. Costringa il Comune a sedersi al tavolo per discutere di strategie e persegua le alleanze esterne, ma col sostegno dell’amministrazione».
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