VERSO IL VOTO
Castellanza, strategia «anti Cerini»
Uniti contro Partecipiamo: si consolida l’idea di un listone unico in cui azzerare le ideologie
Forze politiche in fermento per trovare la strategia migliore «per mandare a casa Cerini e il suo gruppo».
Questo l’obiettivo sussurrato negli ambienti di minoranza, dove in vista delle amministrative d’autunno sembra consolidarsi l’idea di un listone unico: una nuova formazione nella quale partiti e liste civiche possano aggregarsi sulla base di un programma, mettendo da parte colori e ideologie per offrire alla città un’alternativa alla lista Partecipiamo che con Mirella Cerini governa la città da cinque anni.
Salta l’intesa
Secondo indiscrezioni, dopo che Prealpina ha reso noti i tentativi di avvicinamento della Lega al gruppo di maggioranza, c’è stato un chiarimento in seno al Carroccio coi vertici provinciali: escluso, ma non è ancora stato ufficializzato, che si possa andare con Cerini e il suo gruppo. Piuttosto, meglio correre da soli (si fa per dire, perché non sarà così). Chi in maggioranza sperava nell’intesa, resterà deluso. Del resto, dal momento che non è mai stata smentita questa eventualità, è evidente che qualcuno remasse in tale direzione, nel tentativo di consolidare maggiormente la vittoria di Partecipiamo coi voti della Lega.
Può invece tirare un sospiro di sollievo il Pd, decisamente imbarazzato dalle voci che circolavano: non avrebbe accettato un’alleanza coi leghisti, tanto criticati fin dai tempi delle amministrazioni guidate da Fabrizio Farisoglio.
Insieme appassionatamente
Ma la vera novità del mondo politico castellanzese è il tentativo di costituire un listone nel quale possano riconoscersi tutti, a prescindere dai propri orientamenti: è ferma convinzione dei promotori che, stabilendo punti programmatici ben precisi e modus operandi, si possa sottoscrivere un accordo in grado di offrire un’alternativa all’elettorato che non si riconosce in Partecipiamo. Se gli incontri calendarizzati andassero in porto, ne farebbero parte Lega, Polo Civico Liberale e Fratelli d’Italia. Tutti schieramenti che si riconoscono nel centrodestra, dunque, ma l’impronta politica verrebbe meno con la presenza del gruppo Sognare Insieme Castellanza (il cui leader è la memoria storica della sinistra Michele Palazzo) e dell’indipendente Mino Caputo.
Le incognite
Un’alleanza possibile? Dipende da tanti fattori, in primis la scelta del candidato sindaco da schierare contro Cerini. Non resta che attendere il confronto tra le forze politiche. Fatto sta che nessuno ha rifiutato l’invito. Significa che il progetto viene reputato fattibile: tutto sta nella disponibilità al dialogo e nella condivisione delle proposte altrui. Ma conciliare tante anime non sarà facile, come rendersi credibili di fronte alla prevedibile accusa di avere fatto un’ammucchiata solo per mandare a casa Cerini.
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