ALLE FORNACI
Campeggio abusivo, denunciati 21 adolescenti
Scoperti dai carabinieri in un’area privata ed estremamente pericolosa

Avevano trovato il luogo dei loro sogni, grazie al passaparola, i 21 giovanissimi che provenivano dal Legnanese e dalla zona di Venegono. Il lago ha acque limpidissime in quel punto, a Caldè: c’è la sabbia e il verde alle spalle.
Peccato che si tratti di un’area privata, regolarmente recintata e chiusa da un lucchetto, e quindi per legge inaccessibile. Oltre che pericolosa per il rischio dovuto a eventuali crolli delle antiche fornaci di calce, che incombono su quella zona.
Tutto è cominciato lunedì, 15 giugno, quando i carabinieri di Castelveccana in servizio di controllo del territorio hanno fatto un sopralluogo in zona. Hanno subito notato che c’era un buco nella recinzione che protegge la proprietà privata, quindi sono entrati per verificare chi ci fosse. E hanno visto uscire dalle tende da campeggio i ragazzi: 21 in tutto, sei dei quali minorenni, identificati ad uno a uno. Avevano dai 17 ai 23 anni e provenivano dal sud del Varesotto e dall’Altomilanese, in particolare dal Legnanese. Per loro è scattata la denuncia per invasione di terreni ed edifici.
L’area, che è di proprietà della società Santa Veronica Immobiliare, con sede a Roma, era regolarmente recintata come prescritto; per accedervi c’è un cancello chiuso da un lucchetto.
Una volta identificati hanno raccolto tende e bagagli e sgomberato subito l’area.
La zona è davvero incantevole, in ottima posizione, prospiciente il lago. È particolarmente apprezzata da chi, spesso in barca, ci arriva per prendere il sole o per fare un bagno. La spiaggia è demaniale, ma non mancano i pericoli: le fornaci sono a rischio continuo di crolli e così anche la montagna sovrastante, dove negli anni non sono mancati pericolosi distacchi di sassi più o meno grossi.
Oltre alle due antiche fornaci c’è anche un edificio in stato di totale abbandono, che un tempo ospitava gli uffici, dove non mancano rifiuti e attrezzi ferrosi arrugginiti e abbandonati: quindi una condizione di ulteriore pericolo, senza contare il fatto che si tratta sempre di una proprietà privata. E poi c’è, a complicare tutto, una condizione imprescindibile legata all’attuale emergenza Covid, che proibisce gli assembramenti. È chiaro che fare campeggio, oltretutto non autorizzato, rientra a pieno titolo in questa condizione, aggravando anche la posizione degli adolescenti.
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