RANISTA
Castiglioni, il nuovo coach e le ambizioni
Andrea Sabino indica gli obiettivi della bustocca: «Fare i 200 alle Olimpiadi di Parigi obiettivo raggiungibile»

Chissà se nella vita sportiva di Arianna Castiglioni ci sarà un altro evento così significativo come gli Assoluti appena nuotati a Riccione. Le gare romagnole hanno rappresentato non solo l’ennesima occasione nella quale andare a caccia di risultati di prestigio, leggasi pass per i Mondiali, ma pure il debutto “in società” col nuovo allenatore Andrea Sabino. La scelta, dopo tanti anni vissuti a fianco di Gianni Leoni, ha significato una piccola rivoluzione per l’azzurra.
Andrea Sabino qual è il suo bilancio sulle prestazioni di Arianna Castiglioni dopo le cinque gare degli Assoluti (50, 100, 200 rana, 4x100 stile e 4x100 mista con le Fiamme Gialle da record italiano)?
«Più che positivo, al di là dei singoli risultati. Per quel che penso di poter fare con Arianna è stato importante estendere il programma puntando a un miglioramento della gestione fisica e mentale degli sforzi. Abbiamo lavorato moltissimo negli ultimi mesi per arrivare pronti a questo appuntamento e ci siamo riusciti; ora serve continuare ad aggiungere mattoncini per crescere sotto tanti aspetti. Mi vengono in mente i 200 rana, in cui qualche limite mentale può essere superato».
Lei lavora con Arianna da inizio 2022. È convinto che possa avere ancora ampi margini di miglioramento?
«Sì, senza il minimo dubbio. Oltre alla prova più lunga che è tutta da costruire, anche sui 100 si può fare meglio di quanto fatto a Riccione, ma quella era la prima gara del programma, quindi un po’ di tensione ci stava. Nella 4x100 mista ha avuto un altro atteggiamento e si è visto con la frazione lanciata più veloce mai nuotata da un’italiana».
Qual è il fattore principale che la fa essere così fiducioso?
«Il fatto che finalmente Arianna è riuscita a risolvere un problema all’adduttore destro che la condizionava da un po’. Era una questione posturale, le terapie hanno funzionato e abbiamo lavorato per aumentare la resistenza nella nuotata a rana, che sicuramente sforza quel muscolo. Per questo ritengo ampi i margini».
Resistenza fondamentale per i 200, che sono prova olimpica. Ci puntate?
«Assolutamente, voglio portare Arianna a fare due gare in singolo ai Giochi di Parigi 2024 (100 e 200 rana, ndr). Le sue caratteristiche sono più da velocista, ma combinando il talento con le capacità di allenamento moderne del nuoto per me si può fare. Ho insistito io affinché facesse i 200 con più continuità».
C’è un obiettivo in particolare che avete pensato per questo 2022? Quale sarà il programma fino a Budapest?
«Al Mondiale mancano otto settimane ed è complicato fare un ciclo di lavoro completo, invece per Roma c’è più tempo, quindi penso che sarà l’Europeo da mettere nel mirino. Le prossime gare di Arianna saranno il 24-25 aprile a Caserta, prove di alleggerimento in varie specialità, poi a maggio magari faremo qualche tappa del Mare Nostrum».
Da piccolo lei potrebbe aver sfogliato qualche copia della Prealpina, vero?
«Forse sì, sono nato a Gallarate nel 1984, poi nel 1990 ci siamo trasferiti con la famiglia a Liberi (provincia di Caserta, ndr), dove sono cresciuto. I miei genitori lavoravano alle Poste in Lombardia, ricordo che una decina d’anni fa siamo tornati da loro amici».
Con Arianna Castiglioni che è nata e cresciuta a Busto Arsizio, ha quasi senso parlare di una reunion.
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