ZONA A RISCHIO
Cave chiuse: pericolo massi
Le Guardie ecologiche del Parco ripristinano le barriere alla Molera: «Stop alle passeggiate»

Con l’arrivo della bella stagione, centinaia di persone hanno ricominciato a visitare il fondovalle del Parco Valle del Lanza e quindi l’area del Monumento naturale delle Cave di Molera, fra Malnate e Cagno.
Purtroppo, però, queste cavità che si trovano lungo il percorso fra la Folla e il Molino del Trotto sono chiuse perché vi è un pericolo di crolli.
«È bene ricordare - dicono dal parco - che è in vigore il divieto di accesso alle cavità su entrambi i Comuni per ordinanza sindacale, per motivi di sicurezza. Il rischio è quello che grosse porzioni di pietra possano staccarsi dalla volta delle cave e cadere a terra, con gravi conseguenze per chi, in quel momento, si trovasse a passarci sotto».
Nei giorni scorsi, inoltre, «le nostre Guardie ecologiche volontarie - concludono dal Parco - hanno riparato tutte le barriere che impediscono l’accesso poiché, a causa dei vandalismi degli scorsi mesi, erano tutte danneggiate e abbattute».
È doveroso ricordare la situazione, poiché la chiusura delle Cave era avvenuta nell’autunno scorso e quindi in un periodo in cui, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, i sentieri lungo la Valle del Lanza erano poco frequentati.
Ora, con il ritorno del caldo e delle belle giornate, la questione è tornata d’attualità.
Purtroppo le Cave di Molera sono chiuse e si possono ammirare soltanto da fuori, senza poterci entrare. Il rischio? Che caschi in testa una pietra o un macigno. Di conseguenza, si è deciso di evitare l’ingresso del pubblico.
Un vero peccato perché, in questa parte del territorio si sviluppò fin dal tredicesimo secolo l’attività di estrazione dell’arenaria, la “molera”, sfruttando gli affioramenti sui fianchi della valle. Profonde cavità, le grotte, testimoniano l’attività estrattiva praticata fino al diciannovesimo secolo.
Il percorso oggetto di valorizzazione è composto da cinque siti, inseriti in un circuito di fruizione e promozione del territorio all’interno del Plis Valle del Lanza.
«Gli obiettivi - dice Regione Lombardia - riguardano la conservazione delle grotte quale patrimonio naturalistico e culturale».
Purtroppo, però le grotte non sono fruibili «fino alla realizzazione - ricordano dal Parco - degli specifici interventi di messa in sicurezza dei percorsi e degli accessi, volti a consentire l’auspicata fruizione in sicurezza dell’area e l’attivazione dei conseguenti interventi di conservazione, valorizzazione, ripristino e fruizione didattica del sito».
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