IL DIBATTITO
Centro federale a Varese, ghiaccio “compatto”
In Consiglio comunale le ipotesi sulla realizzazione alle Fontanelle o all’ippodromo
Le istituzioni territoriali fanno squadra, per spingere Varese come sede del nuovo centro tecnico della Federazione Italiana sport ghiaccio e investire sul territorio i 25 milioni di euro che il Governo ha consegnato a Regione Lombardia per scegliere il progetto migliore e la location ideale. Due le candidature pervenute per ora, quella di Como e di Varese, e tre i progetti in campo. Quello comasco di ristrutturazione del palazzo del ghiaccio di Casate e due presentati oggi, martedì 18 luglio, a Palazzo Estense dal presidente della Provincia, Marco Magrini, quello di Camera di Commercio Mauro Vitiello, dal sindaco Davide Galimberti e dal consigliere leghista Matteo Bianchi.
IPPODROMO O FONTANELLE
Il primo, e forse il più strategico, per posizione e per spazio di realizzazione, è quello che il presidente Magrini ha in mente di realizzare alle Fontanelle. Il modello è quello dell’Aren Ice di Cergy, in Francia, con due piste ghiaccio, una riservata al curling e una tribuna fino a cinquemila spettatori, a cui è si affiancherebbe un distretto commerciale e attività accessorie. «Stiamo predisponendo un progetto per i nostri spazi, che sono importanti - ha detto Magrini – Quella delle Fontanelle è un’area un po’ isolata, ma è il meglio che possiamo offrire».
Il sindaco Galimberti ha invece ipotizzato di utilizzare lo spazio dell’Ippodromo per inserire la seconda pista ghiaccio, una maxi tribuna e collegarla all’Acinque Ice Arena attraverso un tunnel. Bisognerebbe però realizzare anche un parcheggio, trovare lo spazio per le attività accessorie, e scomodare l’ippica. «In realtà da parte della Società Varesina c’è tutta la disponibilità e apertura nei confronti di questo progetto, soprattutto se si terranno presenti le esigenze di tutti noi – ha detto il presidente Guido Borghi - Noi abbiamo voglia di investire nell’Ippodromo, come abbiamo sempre fatto e siamo pronti a mettere a disposizione 14 mila metri quadrati di fronte all’impianto per costruire il curling e il campo di allenamento sul ghiaccio, perché il centro federale darà a Varese e a tutta la provincia una rilevanza straordinaria».
Tutte e due le ipotesi sono interessanti, ma ancora di più lo è il sistema territoriale formato da maggioranza, opposizione e imprenditori che si è creato per spingere Regione a scegliere Varese.
«Emerge forte la volontà di questa provincia di affermarsi nello sport . Ha sottolineato Vitiello - Dobbiamo dimostrare che dietro questo progetto ci sonoidee e sinergie di cui bisogna mostrare la bontà e la volontà di costruire tutto quello che intorno ad un centro federale può esserci».
LA LETTERA DELLE SOCIETA’
Presenti a Palazzo Estense rappresentanti delle associazioni cittadine che vorrebbero vedere l’assegnazione dell’impianto a Varese e che hanno sottoscritto una lettera. La missiva è firmata da Varese Ghiaccio, Polha Varese, Hcmv, Hc Varese, Hc Varese 1977, Ice Sport Varese e Varese Killer Bees
«L’opportunità offerta dal rinnovato palaghiaccio di Varese ha consentito a tutte le associazioni operanti nei diversi settori di riavviare e implementare con successo le proprie attività agonistiche e di formazione - si legge nella lettera -. Come discusso internamente nei diversi incontri succedutisi durante la stagione, tutte le società sono pronte a dare seguito alle attività messe in campo durante il primo anno trascorso nel nuovo palaghiaccio e hanno tutte fatto richiesta di poter avere maggiori ore ghiaccio in esclusiva per offrire un corretto servizio e garantire futuro alle attività sportive di competenza, siano queste di singoli (Pattinaggio Artistico) o di squadra (Hockey, Para Ice Hockey, Pattinaggio Sincronizzato e Curling)».
Questa la premessa, poi l’analisi: «L’opportunità di poter avere a disposizione un centro Federale, con delle piste dedicate per il curling, in sinergia con l’attuale impianto - proseguono i firmatari - rappresenterebbe la corretta risposta alle necessità di un movimento, sono circa 900 gli atleti coinvolti, che ha dimostrato resilienza, passione e professionalità passando attraverso anni di trasferte lontane e scommettendo poi sulla ripartenza, quasi da zero, nella nuova struttura. L’attitudine all’agonismo di alto livello, caratteristico della tradizione varesina nelle diverse specialità, attraverso la scelta del nostro territorio avrebbe la possibilità di esprimersi a pieno garantendo sviluppi utili ed interessanti a tutto il movimento nazionale».
Il territorio di Varese ha inoltre «dimostrato di saper mantenere fede agli impegni presi, rispettando i tempi prefissati, per la realizzazione dell’Acinque Ice Arena, attualmente utilizzata impiegando competenze gestionali solide che hanno consentito di sfruttare a pieno la struttura in tutte le sue potenzialità, anche in forma polivalente, come dimostrato dalle recenti installazioni della pista in line e dallo svolgimento dell’Assemblea Generale di Confindustria».
In conclusione le società sportive all’unanimità chiedono alle Amministrazioni incaricate di «decidere sul futuro del progetto, di realizzare il Centro Federale sul nostro territorio, valorizzando così le competenze esistenti e consentendo a tutte le realtà di crescere e dare pieno seguito alla grande richiesta territoriale di “ore ghiaccio” che emerge chiaramente come necessaria per tutte le specialità».
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