LA CONTESTAZIONE
Cerro Maggiore: no alla discarica
Rinasce lo storico comitato che negli Anni ‘90 aveva portato alla chiusura del sito. Fronte unito contro la riapertura, da sinistra fino a Casapound

«Pronti a bloccare l’arrivo dei camion».
Si fa sempre più unito e trasversale il fronte del no alla riapertura della discarica della Baraggia, in un clima che rimanda alle storiche battaglie degli anni ‘90.
Lunedì sera, in un’affollata riunione organizzativa che si è svolta nell’ex convento dei Cappuccini, è stata sancita la rinascita del Comitato intercomunale di crisi ambientale, ovvero uno nuovo Comitato antidiscarica.
ono state raccolte le prime (numerose) adesioni al gruppo, che si riconvocherà appena possibile.
Nell’incontro, promosso dalla lista di minoranza Bene Comune, con la presenza della capogruppo Piera Landoni, le due giunte comunali coinvolte, ovvero quella di Cerro Maggiore e di Rescaldina, hanno ribadito la loro totale opposizione al progetto di Ecoceresc per conferire rifiuti non pericolosi (sostanzialmente fanghi industriali) nel terzo lotto, quello mai utilizzato.
Anche oggi il fronte è variegato: oltre ai cittadini, si sono apertamente schierate contro la riapertura dei sito molte delle forze politiche locali, dalla sinistra fino a Casapound, passando per il Movimento 5 Stelle che per primo svelò, lo scorso anno, i propositi di Ecoceresc.
All’incontro hanno partecipato anche il sindaco di canegrate Roberto Colombo, il vicesindaco di San Vittore Olona Marco Zerboni e l’assessore Luca Tateo di Dairago: tutti hanno confermato la loro disponibilità a sostenere la nuova battaglia ambientale. Non solo: lunedì della discarica si è parlato anche in una riunione del Patto dei sindaci dell’Alto Milanese. Uno dei prossimi passi sarà l’incontro previsto in Città metropolitana per venerdì.
L’obiettivo è che Città metropolitana rilasci un “parere ostativo” al progetto che Ecoceresc ha presentato avviando la procedura di Valutazione di impatto ambientale.
«Certamente ci saranno ricorsi e controricorsi come già successo in casi analoghi, ad esempio nel comune di Inzago, ma non ci faremo trovare impreparati. Sappiamo che tutti gli enti preposti, Regione Lombardia e città metropolitana in primis, faranno la loro parte al fianco di Cerro Maggiore e di Rescaldina, sempre e comunque uniti per il bene dell’ambiente e della salute dei nostri cittadini», ha detto il sindaco di Cerro Nuccia Berra.
Il vicesindaco di Rescaldina Daniel Schiesaro ha poi sottolineato l’importanza di questa «battaglia di tutti» diventata ormai trasversale. Schiesaro si è detto pronto «a mettere le tende davanti alla discarica pur di non far passare alcun camion».
Tra le adesioni troviamo anche tanti volti noti della politica cerrese e delle battaglie contro la discarica di Simec, come Donato Barbano o l’ex sindaco Marina Lazzati.
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