Cevoli sosia di Mussolini?
Il comico romagnolo sabato a Varese

Paolo Cevoli a Varese con «Il sosia di lui», una nuova commedia comica a sfondo storico diretta, come «L’ultima cena», da Daniele Sala, che cura anche le scenografie e le luci. Se nel precedente monologo (rappresentato per 200 volte) la figura storica di riferimento era Gesù Cristo, qui l’attenzione si sposta su Benito Mussolini, con cui l’attore di Riccione ha un’innegabile somiglianza. Lo spettacolo nasce come omaggio all’amata Romagna balneare degli anni ’30 e ’40, fatta di balli e di purghe, di divertimento e speranza, di politica e tradimenti, dove i genitori di Cevoli lavoravano come albergatori e ristoratori negli anni ’60.
L’attore ha seguito le orme di famiglia, diventando imprenditore ad alti livelli, pur senza rinunciare alla passione del cabaret che lo aveva fatto notare ad alcuni concorsi nazionali, portandolo in tv (con Maurizio Costanzo) e nello storico Zelig milanese: fino al grandissimo successo di Cangini Palmiro, l’assessore alle varie ed eventuali di Roncofritto, portato allo Zelig tv di Bisio (frequentato dal 2001 al 2010), praticamente una consacrazione. Al largo della bella spiaggia di Riccione, dunque, la «perla verde dell’Adriatico», il 25 luglio 1934 ammara un idrovolante, e un uomo in camicia bianca esce dall’abitacolo: è Benito Mussolini, arrivato per ricongiungersi con la famiglia in vacanza, e la folla festante accorre da lui. I
l pilota si accorge però che uno dei motori è guasto e chiama un meccanico locale, Pio Vivadio detto Nullo, un figlio di nessuno allevato dalle suore, anarchico, ribelle… E terribilmente somigliante al Duce, tanto che uno dei suoi figli lo chiama papà. Il poveraccio viene dunque requisito per sostituire ufficialmente Mussolini a cene di gala, ricevimenti, inaugurazioni, fatto comodo e divertente, finché nessuno è più in grado di cogliere la differenza.
A Varese, teatro Ucc, sabato 29, piazza Repubblica, ore 21, 30/17 euro, 0332.247897.
© Riproduzione Riservata