CICLISMO
Chiude il velodromo di Masnago
La pista del Franco Ossola dichiarata inagibile: non è staticamente idonea all'uso finché non saranno eseguiti lavori di consolidamento

Una lettera di poche righe inviata al Comitato Organizzatore Pista Varese, ha scritto di fatto la parola fine sul velodromo Luigi Ganna a Masnago. «L'Area X Lavori Pubblici - si legge nella missiva - ha comunicato che le strutture della pista ciclistica dello stadio "Franco Ossola" non sono staticamente idonee all'uso, fintanto che non verranno eseguiti interventi di consolidamento. Per quanto sopra, si comunica che dovranno essere sospese tutte le attività sportive su pista: allenamenti e competizioni». Un atto dovuto da parte del Comune di Varese ma dagli effetti marziali. Inutile infatti illudersi che verranno effettuati degli interventi all'impianto, visto che nel passato la manutenzione ordinaria è stata fatta dai volontari del Comitato Pista che ogni primavera hanno rifatto il volto superficiale dell'anello in cemento. Dispiace soprattutto per quei bambini che ultimamente in un buon numero avevano individuato l'impianto come sede di allenamento lontano dal traffico cittadino. Ecco dunque un duro colpo per il ciclismo provinciale: «In passato ci siamo sempre adoperati per risolvere tutte le problematiche inerenti alla pista - dice Giovanni Mantegazza per il Comitato Pista - ma questa volta il problema va oltre le nostre possibilità e dobbiamo arrenderci. Cercheremo di mantenere vivo il Festival dei Giovanissimi voluto dagli sportivi malnatesi cercando una sede idonea per continuare questa iniziativa che ha un grande riscontro». Della stessa idea anche il Comitato Provinciale Fci: «Recentemente abbiamo avuto una riunione con alcuni dirigenti nazionali e regionali e i vertici della Sc Alfredo Binda - afferma il presidente Massimo Rossetti - per cercare di creare un gruppo che potesse supportare il Comitato che tanto ha fatto in questi anni. Purtroppo ora anche questo interessamento risulterà vano». Chiude così un velodromo storico, inaugurato nel maggio del 1935 e poi completamente rifatto nel 1968. Nel '63 ci fu un primo "attacco" alla struttura da parte di alcuni dirigenti calcistici che avrebbero voluto fare abbattere il velodromo dedicato a Luigi Ganna per fare posto a nuove tribune. Poi la ripartenza e una serie di grandi manifestazioni, aperte dai Campionati Italiani al Campionato del Mondo, organizzato nel 1971, con la vittoria del quartetto italiano dell'inseguimento composto dal gallaratese Luciano Borgognoni con Pietro Algeri, Giacomo Bazzan e Giorgio Morbiato. Questo fino ad altri appuntamenti alle ultime edizioni dei tricolori riservati ai cicloamatori e agli atleti paralimpici. Ora lo stop
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