IL FILM
Ciak in galleria
Si chiudone le riprese del "Capitale umano" di Virzì: ultimo set l'atélier di Francesco Bucaro

Francesco Bucaro e la sua galleria di via Vetera, per la seconda volta hanno ospitato il regista Paolo Virzì che ha scelto questo angolo di via Vetera proprio per l’ultima scena del film "Il capitale umano".
Il film, che uscirà nel 2014, è stato girato per buona parte a Varese, città scelta in prima persona dal regista toscano per la sua «prima volta al Nord».
Bucaro non si è limitato a fornire la location ma ha anche interpretato una piccola parte. Questo in occasione delle riprese dello scorso inverno mentre mentre martedì 11 giugno si è "limitato" al ruolo di spettatore entusiasta nel vedere la sua galleria trasformata in un set cinematografico: «Sono di origine siciliana ma vivo a Varese da quasi trent’anni e sono fiero di vivere in questa città che mi ha dato tante soddisfazioni. Sono emozionato e orgoglioso che un regista come Virzì abbia scelto la mia galleria per le riprese e credo che dobbiamo essere tutti orgogliosi del fatto che Varese sia stata protagonista di un evento così eccezionale. Il regista è stato molto gentile; si è rivelato una persona squisita e molto semplice. Non vedo l’ora di vedere il film e scoprire che effetto farà guardare la mia galleria in un film».
Le riprese sono iniziate alle 16 ma non c’è stato molto caos se non per i passanti che incuriositi, hanno creato un po’ di confusione, ma per il resto le riprese sono proseguite tranquillamente. Protagoniste della scena l’attrice Silvia Cohen (già a Varese sul finire degli anni Ottanta per "Un amore di donna" di Nelo Risi) dai lineamenti spigolosi e aristocratici che solitamente interpreta ruoli di personaggi borghesi ed eleganti. In linea dunque con quello voluto per lei da Virzì: la proprietaria della galleria. Cliente speciale Valeria Bruni Tedeschi.
Il ciak? Alla guida di un’auto di lusso, un autista passa davanti alla Galleria Bucaro; si ferma per far scendere la donna che ha riconosciuto la sua donna all’interno del negozio.
La Cohen vedendola la invita ad entrare e a unirsi alle sue amiche per bere un té: «Carissima! Che sorpresa! Entra, accomodati pure: ho dei pezzi fantastici da farti vedere!».
Un tavolino e delle poltroncine e un servizio da té, tutti pezzi unici e raffinati che vengono usati dalle attrici all’interno del negozio. Vista dall'interno la scena è sempre la stessa ripetuta svariate volte come d’altronde accade quasi sempre (ma quale "buona la prima"?) in occasioni di riprese per cinema e tv: questo per assicurarsi che tutto sia perfetto.
Silvia Cohen fantastica e naturale nella sua interpretazione, sicura di sé e consapevole di una certa professionalità, Bruni Tedeschi (reduce da Cannes in versione regista) davvero bella in quel vestito colorato e tacco altissimo che prova e riprova la scena su direttive del regista sempre sorridente e gentile. All’esterno intanto le persone non si stancano di stare sotto il sole cocente e osservano tutto con attenzione, ma è difficile riuscire a vedere cosa accade perché la troupe è attentissima a fare rispettare la distanza di sicurezza.
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