IL CASO
Cimici nel letto, un paziente accusa
Il racconto di un legnanese ricoverato in Cardiochirurgia: "Insetti anche sui tovaglioli e tra le posate, ho firmato per essere dimesso". La replica della MultiMedica Santa Maria
"Era impossibile restare in quelle stanze. Alla fine ho firmato per essere dimesso dalla clinica: non si possono avere cimici nel letto e sul tavolo dove si mangia!". Il legnanese Pasquale
Russo lancia una pesante accusa alla MultiMedica Santa Maria.
Il 20 ottobre scorso è stato operato all’ospedale di Legnano, poi è stato trasferito a Castellanza per la riabilitazione. "Mi hanno ricoverato al quinto piano, in Cardiochirurgia - racconta sdegnato - Il problema è comparso subito: le lenzuola erano invase da cimici, così come i tovaglioli di carta dentro cui erano sistemate le posate per i pasti. Anche altri pazienti si uniscono alla mia protesta: una signora di Parabiago era davvero furiosa. L’ospedale dovrebbe essere un luogo pulito e privo di insetti, non è accettabile". Il legnanese aggiunge altre proteste: "Per vedere la televisione, devi versare 30 euro di cauzione per accedere al telecomando. Controvoglia metti mano ai soldi e quando vai per avere un telecomando non lo trovi mai. E’ tutto vergognoso. Non possiamo continuare a tacere: se nessuno parla lì le cose continuano allo stesso modo. Io ho firmato per andarmene volontariamente. Non accetto di avere le cimici nel letto. Se si resta tutti zitti, va a finire che le cose peggiorano e basta".
Interpellata sulla fastidiosa vicenda, la MultiMedica replica con una nota: "Non è stata riportata alla Direzione Sanitaria, né all’ufficio relazioni col Pubblico e reclami, alcuna segnalazione riguardante una presenza rilevante di cimici nelle diverse aree dell’ospedale. Come da normativa vigente, sono state eseguite le corrette procedure di disinfestazione e sanificazione ambientali, atte a debellare la presenza, tra le altre, anche di potenziali insetti".
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