LA MANIFESTAZIONE
Cinquecento in marcia per la Brughiera
A Lonate Pozzolo la protesta contro l’ampliamento dell’area cargo di Malpensa
Circa cinquecento persone unite oggi, sabato 28 gennaio, in un abbraccio ideale alla Brughiera, per protestare contro l’espansione di Malpensa. Una rete di associazioni ambientaliste, territoriali, il mondo accademico e scientifico si è dato appuntamento in un luogo simbolico e fortemente evocativo come la dogana austroungarica per abbracciare, o meglio salvare e custodire la brughiera e soprattutto camminare silenziosamente lungo quei quarantaquattro ettari che verrebbero di fatto utilizzati per Malpensa 2035. Ma sono in tanti, tantissimi, a dire no con una partecipazione forse oltre il limite delle aspettative. In quello che è stato solo un momento, un punto di partenza prima di nuove e ulteriori iniziative. Non sono mancati i sindaci in fascia tricolore a rappresentare quel Castanese e quei Comuni del Milanese che chiedono a gran voce di essere ascoltati mentre hanno disertato, ed era prevedibile con la firma apposta sul Masterplan 2035, i nove sindaci del Consorzio Urbanistico Volontario. Intanto prosegue la petizione online sul portale charge.org per Salvare la Brughiera partita nove mesi fa e che ha già raggiunto, hanno detto gli organizzatori, oltre settemila firme. Un segno di mobilitazione civica e civile, di difesa di un territorio anche attraverso piccoli gesti. Come quello dei manifesti e degli striscioni da apporre sui balconi di casa con il messaggio “Salviamo la Brughiera” in quanto - lo ha detto con enfasi e tra gli applausi l’ex presidente del Parco del Ticino Giampiero Beltrami – «Guai a chi tocca la brughiera, chi lo fa farà i conti con noi».
© Riproduzione Riservata