IL CASO
«Area cani? Andate nei boschi»
Il sindaco: usate gli spazi verdi, tenete lontano lo spaccio. Polemica sui tempi lunghi per la riapertura della struttura di via Buonarroti

«Ridateci la nostra area cani», continuano a chiedere in coro le centinaia di famiglie che hanno un cane e sono senza un’area attrezzata da mesi: da quando ha chiuso quella in via Buonarroti perché non è stato più possibile affidarla in gestione.
Era stata davvero una brutta sorpresa, a fine marzo, trovare i cancelli chiusi per chi frequentava abitualmente la struttura. Nessuno sapeva, fra l’altro, che ci sarebbero voluti almeno tre mesi per riaprire.
Ma che cosa era successo? Scaduta la convenzione, il Comune si era visto costretto a chiudere perché non c’era più nessuno che potesse gestire l’impianto in attesa del nuovo bando. La gara era stata espletata e aveva vinto un’associazione animalista che però non era risultata iscritta all’apposito Albo regionale: senza tale iscrizione non si può operare, seppure a scopo volontario, per conto dell’ente pubblico, cosicché la chiusura si era protrattta a oltranza, dato che la Regione aveva tempo novanta giorni per rispondere alla domanda d’iscrizione all’Albo.
«Peccato che tutt’oggi non ci risulti l’iscrizione della suddetta associazione, per cui non abbiamo potuto procedere con l’assegnazione e abbiamo dovuto indire un altro bando – spiega il sindaco Gian Luigi Cartabia, che si è occupato in prima persona della questione - Vedremo chi parteciperà, ma soprattutto chi avrà le condizioni per partecipare in quanto abbiamo applicato tutte le disposizioni regionali che consentono di affidare a gestori qualificati l’area cani e lo “Sportello Animali” ubicato nell’ex Ial-Cisl. Noi vogliamo fare le cose in regola: se altrove ci sono Comuni che vanno per conto loro, ne risponderanno a chi di dovere».
L’accordo previsto nella convenzione da sottoscrivere prevede che, apertura e chiusura a parte, vengano svolte opere di pulizia e manutenzione, nonché corsi di educazione civica e sensibilizzazione sugli animali nelle scuole. Il tutto in un’ottica di sussidiarietà con l’amministrazione.
In merito alle polemiche dei padroni dei cani, il primo cittadino va giù pesante: «Non fanno che protestare da mesi quando sanno benissimo che il nostro paese è pieno di aree verdi. Vadano nei boschi coi loro amici a quattro zampe: così magari renderanno più vivo il verde e terranno alla larga spacciatori e tossicodipendenti, che approfittano del totale isolamento».
L’amministrazione tiene a chiarire che lasciare la struttura comunque aperta comporterebbe il rischio di vandalismi di cui dovrebbe poi rispondere il Comune, se non il sindaco in prima persona.
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