TRA PUNK E METAL
Due dischi in famiglia
Doppia uscita per papà e figlio, Renato e Niso Tomasini

Una famiglia e due dischi. Una novità assoluta, del genere power metal, per il figlio. Un «documento sonoro sepolto da 41 anni», e pubblicato oggi, genere punk anni 80, per il papà. «È lui precoce o io tardivo?» si chiede Renato Tomasini, 60 anni, a proposito del figlio Niso, 19, che suona la batteria in “Winterbane”, terzo disco del gruppo Frozen Crown: sarà anche di nicchia ma oggi ha già raggiunto più di 750mila visualizzazioni su YouTube con il primo video tratto dall’album.
Questa del 2021 è una primavera davvero particolare per i Tomasini, che gestiscono l’azienda agricola e agriturismo Capre e Cavoli nella frazione di Vararo, a Cittiglio. Un posto bellissimo e immerso nella natura, e bellissimo anche perché non facile da raggiungere o da lasciare per qualsiasi incombenza quotidiana. Ci sono le capre, naturalmente, tanti tipi di formaggio, tre donne, mamma Chiara e le due sorelle più piccole di Niso, e c’è tanta musica. Che in queste settimane ha prodotto una coincidenza più unica che rara: Niso ha debuttato appunto con i Frozen Crown alla stessa età in cui suo papà Renato sconvolgeva la provincia con il primo gruppo punk del Varesotto, gli Spittle (in inglese vuol dire sputo), al debutto in concerto a Vergiate il 2 febbraio 1980. E Renato ha “debuttato” a sua volta - anche se un po’ in ritardo… - con la pubblicazione sugli store digitali di 16 canzoni dell’epoca breve e ruggente del suo gruppo, grazie al lavoro di Mimmo Tortosa e della Unknowpleasuressound. «Eravamo in cinque - racconta Renato -: la voce era quella del caro “Baffo”, Eugenio Banfi, che non c’è più, e oltre alla mia chitarra c’era anche quella di Valentino Stoppa, il basso di Gianluigi Chiesa e la batteria di Giorgio Cermesoni. In quegli anni eravamo tosti ed eravamo una novità per la provincia: abbiamo fatto tanti concerti e abbiamo suonato anche per Radio Varese, ma non siamo durati molto, un anno più o meno. E adesso, quarantuno anni dopo, ecco i nostri “1980 Rehearsal Tapes”, le nostre canzoni ripescate dalle registrazioni dell’epoca».
E Niso? Con un papà così sembra proprio che la musica sia il suo destino: ha iniziato a suonare e studiare la batteria a nove anni, a dieci è entrato nella banda di Cittiglio («Per la sua formazione musicale è stata un’esperienza fondamentale», spiega Renato), ha appena finito il liceo scientifico a Laveno e si prepara a entrare al Conservatorio di Como per seguire i corsi di batteria jazz. Tanto studio e tanta applicazione per una passione vera. Cinque anni fa era uno dei ragazzini che a Ternate suonarono insieme al mitico Ian Paice, storico batterista dei Deep Purple ospite della manifestazione WoodinStock. E oggi è il batterista dei Frozen Crown, una power metal band nata nel 2017 a Milano. L’ingresso di Niso nel gruppo è stato annunciato lo scorso febbraio, ma il varesino già da un anno collaborava attivamente alla realizzazione del nuovo disco “Winterbane”, uscito lo scorso 26 aprile. Un successo anche per i critici, visto che diversi siti specializzati del mondo al terzo lavoro dei Frozen Crown hanno assegnato anche otto o otto e mezzo come voto. E un successo che porterà Niso e i suoi compagni in giro per il pianeta: il gruppo è amatissimo ad esempio in Giappone e uno dei suoi primi impegni dal vivo, passato il triste periodo della pandemia, sarà a Oslo, gennaio 2022.
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