IL CASO
Clericò picchiato da un padre killer
I legali del presunto omicida della promoter: «Ha rifiutato gli abusi del compagno di cella». Che è Roberto Guaia, assassino dei suoi due figli

Aveva appena finito di scrivere un’allarmante lettera al pubblico ministero in cui denunciava le avance subite in cella. Ma non ha fatto neppure in tempo a recapitarla perché il compagno di detenzione l’avrebbe aggredito pestandolo a sangue. Vittima Vito Clericò, il sessantacinquenne accusato dell’omicidio della promoter Maria Rosa Re. Lo raccontano i suoi avvocati Daniela D’Emilio e Franco Rovetto che ieri mattina l’hanno incontrato in carcere e poi al pronto soccorso dove è stato sottoposto ad accurate visite mediche. A ridurlo così sarebbe stato Roberto Guaia, l’uomo che all’antivigilia di Pasqua del 2004 sacrificò, uccidendoli, i suoi due bimbi più piccoli come agnelli sull’altare di un matrimonio ormai naufragato.
«Clericò ha vistose ferite all’occhio destro e all’orecchio - ha spiegato l’avvocato D’Emilio - secondo quanto ci ha riferito ieri mattina, il suo compagno di cella avrebbe tentato di abusare di lui più volte negli ultimi giorni, e ieri sera mentre servivano la cena si sarebbe vendicato del rifiuto».
Articolo sulla Prealpina di giovedì 23 novembre.
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