ROMA
Cnt, '40 anni fa primo trapianto cuore,oggi tra leader mondiali'
(ANSA) - ROMA, 11 NOV - Esattamente 40 anni fa, l'11 novembre
1985, l'allora ministro della Sanità Costante Degan firmava il
decreto che autorizzava in Italia il trapianto di cuore: subito
dopo, il 14, l'equipe diretta dal professor Vincenzo Gallucci
realizzava a Padova il primo intervento in assoluto. Da lì, nel
giro di nove giorni, altri trapianti di cuore vennero eseguiti a
Pavia (il 18 novembre), Udine (il 22), Bergamo e Milano (il 23)
e a Roma (il 24): l'inizio di una nuova era per la
trapiantologia italiana. Quarant'anni dopo, afferma il Centro
nazionale trapianti (Cnt), il nostro Paese è ai primi posti
mondiali per tasso di trapianti cardiaci eseguiti, anche se
resta il problema delle liste di attesa con attualmente 802
pazienti che aspettano un intervento.
Nel 2024 nei 20 centri italiani autorizzati, ne sono stati
realizzati 413 (7 per milione di abitanti): +13% rispetto al
2023 e +38% rispetto al 2022. E nel 2025 il loro numero è in
ulteriore aumento: nei primi 10 mesi dell'anno i trapianti di
cuore sono stati 376, l'8,9% in più rispetto allo stesso periodo
del 2024.
"Oggi possiamo guardare con orgoglio a quanto realizzato
dalla trapiantologia italiana in questi quarant'anni", dichiara
il ministro della Salute Orazio Schillaci. "Il nostro è un
sistema di assoluto valore, e a dimostrarlo ci sono i dati, ma
soprattutto, dietro i numeri, ci sono le vite di migliaia di
pazienti salvati dal trapianto e dal lavoro quotidiano degli
operatori ai quali va la nostra gratitudine. È anche per merito
di eccellenze come la Rete trapianti che il Servizio sanitario
italiano viene riconosciuto come uno dei migliori del mondo:
continueremo a lavorare per garantire i migliori livelli
possibili di assistenza, anche a chi aspetta un organo o a chi
lo ha ricevuto e intraprende il percorso del follow up". (ANSA).
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