FURTO IN CASA
Colpo da 70mila euro a casa del pittore
L’incursione nell’abitazione di Silvio Crespi mentre era dal figlio in ospedale

Il pensiero di Silvio Crespi e della moglie, domenica 2 dicembre, era tutto rivolto alle condizioni del figlio rimasto ferito in un incidente sulle piste da sci. E ovviamente si sono precipitati all’ospedale di Domodossola, dove si trova ricoverato, per stargli vicini e badare alle sue necessità.
Quelle poche e trafelate ore di assenza da casa sono però bastate a una banda di ladri, certo dei professionisti del mestiere, per entrare in azione nella villetta di via Alba in cui abita il noto pittore bustocco e depredarla.
I malviventi hanno aperto una porta, disattivato l’allarme e dato atto alla razzia, andandosene poco dopo con gioielli, soldi, orologi, documenti e altri oggetti di valore, comprese alcune tele realizzate dall’artista nel corso degli anni. «Si sono presi i quadri più piccoli, quelli che sono più facili da trasportare, assieme ai ricordi di una vita, alcuni anche di un certo valore economico», dice sconsolato Crespi dopo il brutto colpo subito.
«Quando siamo rientrati dal Piemonte, abbiamo trovato un disastro completo. Non ci è rimasto altro che chiamare la polizia e assistere ai rilievi effettuati dalla scientifica, anche se siamo consapevoli che non sarà affatto semplice per le nostre forze dell’ordine risalire ai responsabili e ridarci indietro i nostri ricordi di famiglia».
A lasciare di stucco le vittime è stato in particolare il fatto che i ladri siano riusciti ad avere accesso alla cassaforte: «Hanno certamente provato ad aprirla e non ci sono riusciti - racconta ancora Silvio - ma poi si sono messi a perforarla con la fiamma ossidrica, ricavando un grosso buco in una porta di acciaio spessa almeno un centimetro. E da lì hanno potuto arraffare di tutto».
Questo anche per dire che «non si trattava di sprovveduti o semplici topi di appartamento, qui parliamo di una cosa da professionisti che avevano bene in mente come agire e quali ostacoli avrebbero dovuto aggirare per far cassa». In tutta questa vicenda, che stando alle stime del padrone di casa «ha generato un bottino calcolabile fra i 60mila e i 70mila euro», resta l’amarezza ulteriore dovuta al fatto che l’incursione domenicale sia avvenuta nel tardo pomeriggio, proprio mentre i proprietari erano corsi ad assistere il figlio: «Una giornata davvero pesantissima. Però, di fronte a queste cose, mi viene anche da dire che l’importante è che lui si rimetta presto e stia in salute. Per le cose materiali dispiace tanto e fa male, ma non sono le più importanti».
Di certo quanto accaduto a Silvio Crespi riaccende l’allarme sicurezza in un territorio martoriato dalle incursioni in casa, divenute un vero incubo in tutta la zona del Bustese.
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