FASE 2
Fontana: «Pronti a richiudere»
Il governatore è conscio dei rischi collegati alle riaperture: «Monitoraggio fondamentale, da evitare nuovi focolai». Errori? «Nessun peso sulla coscienza»

Il dado è tratto: il Decreto della presidenza del Consiglio e l’ordinanza regionale hanno dato il via alla nuova fase della graduale uscita dall’emergenza pandemia. E da alcune ore la Lombardia ha iniziato la “Fase 2 bis”.
Fase importante e soprattutto delicata, che non nasconde insidie di cui è ben conscio il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana:
«Non bisogna dimenticare che la Lombardia è stata la regione più colpita e quindi dobbiamo essere più cauti», dichiara il governatore, che si dice comunque ottimista: «Abbiamo posto in essere una sorveglianza attenta e rigorosa. Se dovessimo vedere dei pericoli interverremo subito».
«Questo è un momento delicato, il lavoro più importante sarà il monitoraggio, il tenere sotto controllo il più possibile il territorio e le persone toccate dal virus», ha aggiunto durante un collegamento con Mattino Cinque. «Non ci sono dubbi che le infezioni in questi giorni aumenteranno, perché più c'è contatto più aumenteranno. Noi dobbiamo cercare di tenerle sotto controllo, evitare che si diffondano in maniera incontrollata, evitare che nascano nuovi focolai. Dobbiamo impedire che il virus possa tornare a correre».
Fontana non può esimersi dal commentare il clima pesante delle ultime settimane nei confronti dell’operato della giunta regionale, da più parti attaccata per la gestione dell’emergenza covid: «Fra tutte le grandi accuse che mi vengono mosse, nessuna è fondata e quindi non mi fa dormire di notte. Fortunatamente se sopravvivo è perché riesco a dormire molto bene di notte. Non ho alcun tipo di peso sulla coscienza. Quelle decisioni - ha detto - sono state prese nel mezzo di una situazione drammatica, che non è nemmeno immaginabile e che chi non l’ha vissuta non riesce a capire. Ciononostante, anche a mente lucida, rivedendole da solo e anche con l’ausilio dei tecnici e degli esperti, credo che non ci sia nessuna scelta che possa essere contestata o che mi faccia non dormire la notte».
E ancora via con le “dolenti note”: la scritta “Fontana assassino” comparsa su un muro di Milano «Mi ha dimostrato che questa campagna d’odio che da alcune settimane è stata orchestrata in maniera scientifica purtroppo rischia di raggiungere quei risultati che questa scritta rappresenta. È facile che poi qualche persona si lasci traviare da queste notizie che vengono costantemente e continuamente messe sul mercato dei media in maniera falsa. Tutte le notizie non vere che vengono distribuite sul mio conto e sul conto della Lombardia, tutte le accuse lanciate sul modo in cui abbiamo gestito la situazione sicuramente contribuiscono ad avvelenare il clima», ha ribadito Fontana.
Ma chi avrebbe orchestrato la campagna d’odio? «Basta vedere i giornali e le televisioni che se ne sono fatte interpreti».
Ristorante? Barbiere? Si toglierà qualche sfizio? «Oggi vado a lavare come al solito, non cambia assolutamente niente. Del barbiere avrei bisogno, ma ho provato a chiamarlo ed è prenotato fino a metà settimana, ci andrò verso il weekend».
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