CORONAVIRUS
Grossi: «La battaglia continua»
Buoni riscontri dal mix di farmaci antiretrovirali e clorochina. Quando ne usciremo? «Un paio di settimane per avere una diminuzione significativa»

Una bella soddisfazione, dimettere la prima paziente guarita dal reparto degli Infettivi: professor Paolo Grossi, come stiamo andando?
«La battaglia è continua, i ricoveri, qui come altrove non si fermano ma di certo, mandare a casa una paziente che continuerà a essere monitorata ma che dal punto di vista clinico è guarita, è indubbiamente una bella soddisfazione».
Quali sono i farmaci che state utilizzando all’Asst Sette Laghi?
«Sostanzialmente due, quelli che utilizziamo nel reparto degli Infettivi e che sembrano funzionare. Si tratta degli antiretrovirali che si utilizzano nella cura dei pazienti Hiv positivi e un altro farmaco che si utilizza per la malaria, la clorochina».
E funzionano? Non si tratta di farmaci sperimentali?
«Sono medicinali che conosciamo e utilizziamo e che hanno dato buoni riscontri».
Il mondo medico è stato colto in contropiede...
«Il coronavirus si manifesta a volte in modo particolarmente aggressivo e può causare brutte polmoniti».
Altri farmaci utilizzati?
«Nelle terapie intensive si utilizza anche un altro farmaco che viene di solito impiegato per sconfiggere l’Ebola, un antivirale».
Che cosa si prova a dimettere la prima paziente guarita a Varese?
«È una grande soddisfazione, sono particolarmente contento per la signora che ha potuto tornare a casa, anche se deve rimanere ancora in isolamento, clinicamente è guarita e dunque non aveva più ragion d’essere il suo ricovero in ospedale».
Qual è la situazione?
«Continuiamo a ricoverare, naturalmente, e non parlo solo di Varese, la situazione è ancora grave e prima che la curva dei ricoveri diminuisca temo ci vorrà ancora qualche giorno».
Professor Grossi, lei è anche consulente della task force ministeriale: quando ne saremo fuori?
«Credo sia impossibile al momento avere certezze, probabile ci vogliano ancora un paio di settimane per avere una diminuzione significativa dei contagi: per arginarli è indispensabili seguire le disposizioni e stare a casa».
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