CORONAVIRUS
Varesotto, focolai nel capoluogo
Sono 21 i decessi. Si allarga la forbice settimanale: crescita di quasi duemila positivi in sette giorni

La forbice numerica dei casi fra questa settimana e la precedente, si dilata ancora. Gli esperti dicono che è quello il dato da esaminare per capire come stia andando davvero il contagio, anche in provincia di Varese.
Ebbene, da queste statistiche emerge che gli ultimi sono stati giorni drammatici nel territorio dei laghi: ieri altri 1.160 positivi, così in sette giorni la differenza (in crescita) è ormai di quasi duemila infetti in più. Ma non c’è solo questo a rendere nero il colore di sfondo dell’ultima giornata. Ci sono anche infatti i nuovi 21 decessi da mettere a conteggio, dopo che nelle ventiquattro ore precedenti erano stati 16. Ma, d’altronde, non è una novità. La pandemia comincia a mordere sul fronte della trasmissione per poi far innalzare le statistiche relative agli effetti nefasti che provoca, o all’occupazione degli ospedali.
A livello di singoli Comuni, gli ultimi dati disegnano un quadro a tinte foschissime soprattutto per il capoluogo Varese, con ben 116 casi, unica città in tripla cifra. Non che sia andata molto meglio nella martoriata Busto Arsizio (che sta chiudendo le scuole in serie, l’ultima è la Ada Negri di Sacconago) ma, proporzionalmente al numero dei residenti, Gallarate ha avuto numeri ancor peggiori. E lo stesso si può dire di Tradate (che ha di nuovo superato Cassano nel totale dei malati) e Samarate.
Ieri in tutta la Lombardia ci sono stati 9.291 nuovi positivi, quindi con un’incidenza superiore alla soglia drammatica del 20 per cento rispetto ai tamponi effettuati (42.933), mentre sono stati conteggiati 187 morti. Altre 158 persone sono state ricoverate, con un aumento di 18 unità a livello di terapie intensive. E il Varesotto resta epicentro della pandemia con Milano (4.066 casi), issandosi appena sopra Monza Brianza (1.028).
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