IL PERSONAGGIO
Corti: sacerdote e cardinale
Papa Francesco ha concesso la porpora al vescovo emerito di Novara che ora vive a Rho

«Nella mia vita non ho mai chiesto nulla. Diventare prete ha significato per me essere disponibile a servire la Chiesa dove fosse necessario. Il papa mi ha voluto cardinale, tenendo conto del mio cammino penso che dovrò sostenere l’invito per la Chiesa e i vescovi a dare primato all’essenziale. Il calo di sacerdoti porta a mettere sulle spalle dei preti tanti impegni: è pericoloso distogliere l’attenzione del compito primario, ovvero aiutare a credere in Dio e accogliere il Vangelo. Il resto è strumento, non fine».
Renato Corti, vescovo emerito di Novara, 80 anni compiuti il primo marzo, che oggi, sabato 19 novembre, ha ricevuto la porpora cardinalizia, con la consueta chiarezza e semplicità riassume i compiti che sente di dover portare avanti nonostante la fragilità di una salute che lo ha costretto negli ultimi giorni a un ricovero ospedaliero. E rilascia così la sua prima intervista “cardinalizia” alla Prealpina.
Intervista sulla Prealpina di domenica 20 nogvembre.
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