CRIMINALITÀ
I furti dell’ora di cena
Rotti serramenti e finestre, presa di mira la frazione di Cuasso al Piano

Serate e notti di paura a Cuasso al Piano, la frazione di Cuasso al Monte, in questi ultimi giorni preso di mira dai ladri.
Anche ieri alle 17, a Cavagnano, vicino alle scuole, un altro furto. Ma il tam tam sui social è praticamente continuo da mercoledì sera, quando alcuni cittadini hanno cominciato a dare la notizia di tentativi di furto e di colpi effettivamente messi a segno in diverse vie della frazione. E’ come se i ladri, nelle serate d’inizio gennaio, avessero passato al setaccio le case di diverse zone, praticamente nello stesso orario - tra le 18 e le 19.30 - e secondo le stesse modalità.
Forzano o rompono le finestre o portefinestre sul retro, preferibilmente su un lato della casa che dà verso la boscaglia, poi s’introducono nelle stanze cercando eventuali casseforti e soldi e gioielli anche nei cassetti. Non provocano danni particolarmente rilevanti, ma sembrano andare “a colpo sicuro”, mostrando di conoscere le caratteristiche delle abitazioni e le abitudini delle persone che ci vivono. Il bottino, talvolta, è stato anche piuttosto consistente.
Martedì sera, intorno alle 18, si sono introdotti in due case lungo via Repubblica, approfittando dell’assenza dei proprietari, mentre mercoledì, sempre più o meno alla stessa ora, hanno tentato di entrare in una villetta di via delle Rose, però sono stati interrotti dal sopraggiungere di alcune persone e si sono dati alla fuga lungo la stradina che sbuca in via dei Rossi.
Sempre mercoledì sono entrati in due abitazioni contigue di via Crocetta, anche qui impossessandosi di soldi e oggetti di valore. Inutile dire che gli abitanti di Cuasso non sono tranquilli, anche se polizia locale e carabinieri hanno intensificato pattugliamenti e controlli. «Fanno quello che possono, in base al numero degli agenti a disposizione e dei turni giornalieri - afferma il sindaco di Cuasso al Monte Francesco Ziliani -. Certo è che il territorio del nostro Comune è assai esteso e complesso, difficile tenerlo tutto esaurientemente sotto controllo. Il Comune è anche attrezzato con telecamere di sorveglianza disposte in alcuni punti nevralgici, come, per Cuasso al Piano, proprio all’ingresso del paese. La telecamera all’incrocio tra via Repubblica e via Madonna serve anche per fotografare le targhe delle auto e, grazie a questa, siamo riusciti spesso a risalire al responsabile di qualche furto compiuto in paese».
I cuassesi, in questi giorni, sentono vacillare il proprio senso di sicurezza, tanto è vero che alcuni - forse solo scaramanticamente - suggeriscono l’utilizzo di strumenti non proprio canonici come mezzi di difesa, mentre altri fanno appello alla fiducia nelle forze dell’ordine, prendendo le distanze dal modello “Far West”. Tra l’altro a Cuasso al Monte manca un Comitato di controllo del vicinato. «Per iniziativa mia lo avevamo istituito tre anni fa e funzionava benissimo - sbotta Emiliano Bazzotti -, poi l’impegno è andato svanendo. Ora mi ripropongo per organizzare, per Cuasso al Piano, almeno un gruppo di WhatsApp che consenta, a chi vuole farne parte, di fare segnalazioni».
Il primo incontro informativo, finalizzato a raccogliere adesioni, è previsto questa sera, alle 19.30, al Bar Milano.
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