VECCHI RANCORI
Il funerale finisce in rissa
Fuori dalla chiesa il figlio del defunto colpito con una chiave inglese

Funerale con rissa, l’altra mattina, nei pressi della chiesa dedicata a Sant’Antonio Abate a Cuasso al Piano. Alla fine della funzione religiosa, celebrata dal parroco don Nicolò Casoni, è scoppiato un litigio tra i parenti del defunto, che è sfociato nella rissa e nel sangue, tanto è vero che, sul posto, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Porto Ceresio e un’ambulanza della Croce rossa.
«Abbiamo visto arrivare di corsa i carabinieri - racconta un cittadino testimone dell’accaduto - e, subito dopo un’ambulanza. Hanno girato dalla strada principale verso la via Orrigoni, in fondo alla quale, appunto, si erge la chiesa parrocchiale, ma nessuno poteva immaginare una cosa del genere». Il funerale s’è svolto secondo le regole anti-Covid, quindi, all’interno della chiesa, c’erano i parenti e gli amici più stretti, ben distanziati, ma diverse persone sono rimaste sul piazzale della chiesa, proprio per non creare assembramenti. Alla fine del funerale, si sono levati un grido e una frase poco consona alle circostanze e, da quel momento, è scoppiato un putiferio. Poi, dalle parole e dagli insulti, si è passati velocemente alle mani e qualcuno s’è fatto male, tanto da far chiamare le forze dell’ordine e l’ambulanza.
Alcune persone si sono messe a litigare per via di vecchi rancori. È scaturita un’aggressione al figlio del defunto, utilizzando una chiave inglese, con cui l’uomo è stato colpito insieme a calci e pugni su tutto il corpo.
Gli aggressori sarebbero però già stati identificati. Trattandosi di lesioni non gravi, si procederà su querela di parte.
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