LA LUNGA ATTESA
La funivia adesso ha un gestore
Ma resta l’incognita del collaudo prima di poter rivedere in funzione l’impianto di risalita può partire. Tutto dipende dai tempi imposti da giustizia e Ministero
C'è il gestore della funivia, ma manca il collaudo.
La notizia dell’aggiudicazione del bando di gara per far ripartire l’impianto di risalita a Curiglia con Monteviasco ha portato una boccata di aria sana in valle, più di quella che si respira naturalmente.
Il nuovo gestore è la cooperativa Montagna Domani che già ha fatto andare gli impianti e che è anche proprietaria della vecchia teleferica posta accanto alla funivia e utile per il trasporto non di persone ma di cose.
A salutare positivamente la notizia, a distanza di sei mesi dalla chiusura dovuta alla morte del manutentore, Silvano Dellea, non sono solo i pochi abitanti del borgo di Monteviasco ma anche i ristoratori, come i gestori de “Al Vecchio Circolo”, Roberto Tosi e Barbara Ragazzi.
«Credo sia una notizia importante - dice Tosi - per chi vive qui, per chi ha una seconda casa, per i turisti, gli escursionisti e certamente anche per noi che in questo periodo abbiamo subito un’impressionante flessione lavorativa. Monteviasco ha bisogno di un rilancio che non passa solo dal riavvio della funivia al più presto, ma da un piano più allargato di potenziamento delle corse, con un programma pubblicizzato».
Che cosa succederà dopo le elezioni del 26 maggio? «Alla nuova amministrazione che entrerà in carica mi sento di chiedere attenzione a questi due aspetti: maggiore attenzione al numero e agli orari delle corse della funivia, e un rilancio dell’ostello ristrutturato. Spesso arrivano da noi turisti svizzeri, camminatori, escursionisti, che chiedono come fare per poter dormire qui. Ecco, credo che siano due punti di partenza dopo un periodo buio, anche e soprattutto per la tragedia di Dellea. Speriamo sia quindi finita la necessità di far venire gli elicotteri per bonificare la spazzatura del paese. Lasciatemi infine ringraziare i carabinieri di Luino e Dumenza per quanto fatto finora per noi, anche dal punto di vista umano».
L’elicottero citato dal ristoratore ha visto tra i suoi promotori il luinese Gianfranco Cipriano che non ha mancato di commentare la notizia relativa al nuovo gestore: «Credo - dice colui che da subito aveva portato ai tavoli ufficiali l’amministratore Franco Filippi, coordinatore di Montagna Domani - che da subito fosse la via migliore, la più immediata perché nessuno come lui conosce questo impianto e quella teleferica».
Sui social network diversi cittadini hanno commentato con soddisfazione la notizia dell’assegnazione della gestione alla cooperativa, nella speranza che da qui a poco si riapra.
In realtà i tempi di ripartenza non sono noti perché dipendono delle prescrizioni fatte dal Tribunale di Varese con una perizia tecnica che deve unirsi a quella eseguita dai tecnici del Ministero dei Trasporti che si occupano di impianti a filo. Questo processo è necessario al nullaosta, al collaudo ufficiale. Insomma, la notizia è che un passo è stato fatto ma rimane un’ultima parte del percorso da fare, più irta dei 1.400 gradini per salire a Monteviasco.
© Riproduzione Riservata