LA STORIA
Da Legnano a Panarea con il sogno del vino
Andrea Pedrani e la moglie Federica si sono trasferiti sull’isola

Lasciare Legnano, cambiare vita, trovare un angolo di paradiso dove stabilirsi alla ricerca della felicità piantando un vigneto, sperimentando e producendo un vino “insolito”: è l’avventura vissuta da Andrea Pedrani, legnanese doc, che ha scelto di vivere sulla splendida isola di Panarea, nell’arcipelago delle Eolie, inseguendo un sogno.
E lo ha realizzato, insieme alla moglie Federica Marcora, nervianese di origine. Oggi produce una manciata di bottiglie di malvasia secca che ha chiamato “Linsolita” proprio per la sua unicità in un panorama di vini tipicamente dolci. La sua è una storia di quelle che fanno venire voglia di fare le valigie e di partire subito alla ricerca della propria “stella della buona sorte”.
Il sorriso di Andrea è contagioso, il suo è un carattere solare e accogliente e i suoi racconti sottolineano i benefici di questo “cambio di vita”. «Mio padre Franco ha costruito una casa a Panarea negli anni ’50-‘60 – racconta Pedrani – e la volle in cima al colle per godersi il panorama su Stromboli e poter vivere con mia madre le sue estati in piena libertà, lontano da sguardi indiscreti. Sono cresciuto trascorrendo le estati sull’isola, conoscendola ed amandola profondamente».
Quando a fine anni ‘90 venne a mancare il padre, noto imprenditore tessile fra Alto Milanese e Varesotto, Andrea eredita la casa e compie un passo decisivo: piantare un vigneto attorno alla casa e concentrarsi sulla coltivazione biologica e biodinamica. E il 2006, cinque anni più tardi, la prima vendemmia.
L’articolo completo sulla Prealpina in edicola lunedì 1 agosto
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