L’ITINERARIO
A piedi da Malpensa a Busto
Cammino della rosa: dal 15 aprile, i pellegrini potranno partire dall’aeroporto verso Santa Maria di Piazza

Tra i cinquanta santuari del Cammino di Sant’Agostino c’è anche quello di Santa Maria di Piazza, nel cuore di Busto Arsizio.
Da domenica 15 aprile lo si potrà raggiungere attraverso una nuova tappa, che partirà dall’aeroporto di Malpensa: una sorta di prolungamento del percorso originale, per consentire a chi sceglierà di atterrare nella Brughiera di raggiungere a piedi il percorso che ha come meta Pavia, dove sono conservate le reliquie del santo cui è ispirato il Cammino della Rosa.
Da dieci anni a Santa Maria vidimano la credenziale di chi percorre questo itinerario che cattura migliaia di pellegrini.
La tappa successiva, che si raggiungerà anche il 15, è la chiesa della Madonna delle Grazie a Legnano.
La novità sarà illustrata lunedì 9 aprile, al mattino, nella Curia arcivescovile di Milano dal presidente di Sea Pietro Modiano, dall’assessore bustese Paola Magugliani e dal presidente dell’associazione Cammino di Sant’Agostino, Renato Ornaghi.
«Sea ha voluto compiere questo passo e noi ne siamo lieti - anticipa Ornaghi -. Nasce un percorso a piedi dall’aeroporto al santuario bustese. Attualmente, su 14mila pellegrini che hanno ritirato la loro credenziale da far timbrare in 50 diversi santuari, il cinque per cento è composto da stranieri: vorremmo fare in modo che altri da diversi Paesi possano arrivare a Malpensa in aereo, ritirare lo zaino dal nastro bagagli e cominciare a camminare».
Il progetto “metti le ali ai piedi” configura la prima tappa al mondo in uscita da un aeroporto.
Dal gate 1 si potrà partire camminando verso Busto e, in seguito, verso Legnano. In un giorno, a partire da domenica 15, si potranno vidimare due timbri sulla credenziale.
«Il cappellano di Malpensa, don Ruggero Camagni, si è dato molto da fare e lo ringraziamo - dice Ornaghi -. La credenziale si potrà ritirare nella cappella della Madonna di Loreto, al primo piano del Terminal I. Ovviamente la si trova in modo gratuito: ne lasceremo parecchie copie, a disposizione di italiani e stranieri».
L’associazione è attiva da dieci anni, le credenziali esistono da otto: ne sono state distribuite 14mila.
«Non sappiamo quanti abbiano percorso in toto le cinquanta tappe. I lombardi, soprattutto, compiono il cammino a pezzi: nei weekend affrontano di volta in volta una tappa. Vale comunque. Non è un percorso lineare come il Cammino di Santiago: disegna una rosa, come dimostrano le cartine. Alla rosa ora si aggiunge un peduncolo che raccorda con l’hub. L’importante è che l’ultimo timbro venga messo a Pavia».
Ornaghi definisce «intrigante» la scelta di Sea.
«Chi verrà dall’estero, potrà raggiungere Pavia e da lì immettersi sulla Via Francigena, il più grande cammino italiano, che conduce a Roma e da qui verso la Puglia, un tempo terra d’imbarco per la Terrasanta. Insomma, il nostro tracciato è una sorta di tangenziale della Francigena».
Il cammino conta 926 chilometri in terra italiana e 605 in NordAfrica.
«Molti vogliono ritrovare le emozioni vissute verso Santiago di Compostela - rivela Ornaghi -. Potenziare ogni tappa è importante, serve uno sforzo di marketing che chiama in causa la Regione anche sul fronte dell’ospitalità: un sostegno istituzionale in più sarebbe fondamentale. A Busto si può dormire al centro giovanile Stoà di via Gaeta 10, ma per ogni santuario sono indicati luoghi in cui riposare la notte. Ci sono convenzioni a prezzi modici per i pellegrini oppure ospitalità a donativo, come a Stoà: si lascia un’offerta. Ci piacerebbe nascessero più occasioni a donativo. È chiaro che i lombardi tornano a casa loro a dormire, ma chi viene dall’estero o da lontano deve poter alloggiare. Il nostro sogno è che siano gli oratori a mettere a disposizione risorse».
La richiesta potrà essere sottoposta lunedì a don Massimo Pavanello che dirige l’ufficio del turismo per la Diocesi Ambrosiana.
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