PRESA DI POSIZIONE
«Da Malpensa non partano armamenti»
Il deputato varesino dei Cinque Stelle, Antonio Ferrara, all’incontro dell’intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele con Omar Barghoutidel movimento “Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni”

Alla Camera dei Deputati l’intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, coordinato dalla deputata M5S Stefania Ascari, e al quale ha partecipato il deputato varesino dei pentastellati Antonio Ferrara, ha incontrato Omar Barghouti, co-fondatore del movimento internazionale “Boicottaggio Disinvestimento e Sanzioni” (BDS), e alcuni esponente dello stesso movimenti in Italia.
Barghouti ha illustrato la nascita e gli obiettivi del movimento, attivo dal 2005, che si fonda su tre richieste fondamentali: «La fine dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi», «lo smantellamento del sistema di apartheid contro il popolo palestinese» e «il riconoscimento del diritto al ritorno per i profughi espulsi a partire dal 1948».
«Nel corso dell’incontro – spiega Antonio Ferrara – abbiamo ascoltato con grande attenzione il richiamo di Barghouti alla responsabilità politica, morale e giuridica degli Stati e delle imprese. L’Italia non può continuare a essere complice, direttamente o indirettamente, di un genocidio a Gaza e dell’occupazione illegale in Cisgiordania». «La strada indicata dal Bds è l’unica capace di fermare il governo Netanyahu e di arrivare a un vero cessate il fuoco» è la convinzione del parlamentare varesino che sottolinea l’importanza di «azioni concrete anche sul territorio». «Con il gruppo territoriale M5S Busto Arsizio e l’USB Malpensa – spiega Ferrara – stiamo portando avanti attività di verifica e controllo sulle esportazioni di armamenti attraverso l’aeroporto di Malpensa, per garantire trasparenza e legalità. Vogliamo accertare che dall’Italia non partano spedizioni di armi che possano alimentare il conflitto. Se il governo resta in silenzio e non vigila, saremo noi cittadini, attivisti e rappresentanti istituzionali a farlo».
Venerdì 26 settembre ci sarà lo sciopero del trasporto aereo a Malpensa in solidarietà con Gaza: «Prova evidente che i cittadini chiedono azioni immediate e concrete».
«Giorgia Meloni – conclude Ferrara – ascolti la voce del Paese e smetta di rendere l’Italia complice del terrorismo di Stato israeliano. Noi continueremo a batterci in Parlamento e sul territorio per la pace, la giustizia e la difesa dei diritti umani, perché la storia non perdona chi resta a guardare mentre si consuma una tragedia di queste proporzioni».
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