MOTORI
Dakar: «Finalmente riposo. E ora viene il bello»
Il racconto di Ottavio Missoni e degli altri varesini dopo la prima settimana della corsa

La Dakar 2023 ha raggiunto la boa di metà percorso: oggi la pausa a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita, permette di riparare le avarie dei mezzi e riposare il fisico degli equipaggi fiaccati da otto tappe durissime. «Dopo i 367 km cronometrati da Al Duwadimi a Riyadh - precisa il sumiraghese Ottavio Missoni, in sella alla moto numero 117 - non vedo l’ora di riposare per tutto il lunedì e controllare motore e ciclistica della mia Honda 450. Al termine della tappa marathon abbiamo dormito in tenda, nessun meccanico poteva riparare alcunché: sono terzo tra i rookie italiani in moto. Ora viene il bello».
Dopo l’annullamento della tappa 7 di sabato, le piogge torrenziali hanno danneggiato strade e bivacco. «Più di metà gara l’abbiamo messa alle spalle con i suoi 4.000 chilometri - si rallegrano David Bizzozero e Pietro D’Agostino -: obiettivo di tutti è raggiungere Dammam, sul Golfo Persico, il 15 gennaio. Nella tappa 8 di ieri abbiamo attraversato vaste pietraie e sconfinati massicci di dune, dove la nostra Range Rover Classic ha fatto fatica con la sua massa di oltre 2.000 chili e potenza di soli 140 cavalli. I controlli tecnici nella giornata di riposo del lunedì saranno accurati, dalle sospensioni al motore: ci attende una settimana di sfide e di rimonte».
AUTO, TORNA IN AUGE LOEB
Sebastien Loeb è un... Giano bifronte: due giorni fa ha rovesciato l’Hunter-Prodrive a ruote all’aria; ieri è stato in grado di vincere la tappa (la seconda). Il francese ha ereditato la vittoria da Carlos Sainz che era al comando con l’Audi, ma è stato penalizzato di 5’. Non è la prima volta che Loeb “muore e rinasce” agonisticamente: dal 2004 al 2012 vinse nove titoli iridati rally. Dopo un paio di incidenti ha dirottato le sue mire nella velocità per tornare a vincere il rally numero 1 al mondo, il Montecarlo 2022, con Ford ed esibirsi sul palco con un volteggio da ex ginnasta professionista. Loeb ha preceduto la Toyota di Nasser Al-Attiyah, che ha consolidato il primato, mentre terzo ha chiuso Sainz a 3’31”.
MOTO, L’AFRICANO BRANCH INCANTA
La Indian Hero di Ross Branch straccia tutti con le moto. È il pilota del Botswana il più rapido e alle sue spalle c’è lo statunitense della Ktm, Mason Klein. Ma anche qui le penalità sconvolgono la classifica e secondo è stato promosso l’argentino Kevin Benavides, terzo Daniel Sanders (GasGas), mentre leader resta l’americano Skyler Howes su Husqvarna. I distacchi sono ridotti all’osso: Klein e Benavides seguono a 1’13”, Price a 2’58”, Quintanilla a 3’45”.
Da oggi s’inizia la settimana decisiva e tra le moto tutto può accadere. Continua in seconda posizione assoluta in Rally2 la gara di Paolo Lucci (Ktm), allenato dal varesino Fabrizio Carcano.
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