VITA DA CLOCHARD
Daniel e Jack hanno un camper
Via dal magazzino Fs, ora il clochard romeno (con i connazionali Romeo e Silvio) e il suo cane vivono in una casa mobile. Grazie all’avvocato Pietro Romano

Aveva promesso un camper e un camper finalmente ha trovato. Da sabato, Daniel (con il suo inseparabile amico a quattrozampe Jack), Romeo e Silvio, tre dei tanti clochard romeni che vivono all’interno dei gelidi e sudici ex depositi ferroviari di via Pacinotti, hanno finalmente una casa. Mobile e dotata di tutti i comfort necessari, a partire dall’acqua calda, da un materasso morbido per ciascuno ma soprattutto del riscaldamento. E’ stato l’avvocato Pietro Romano a recuperaglielo, e sabato, insieme a Silvio – il cervello nonché il cuoco del gruppo – è andato a ritirarlo a Verbania.
Il noto penalista di Gallarate ha preso a cuore la loro sorte da novembre, in una continua escalation di emozioni e avvenimenti. Dapprima si è messo di mezzo per consentire a Daniel di tornare in possesso del cagnolino che la polizia locale gli aveva sequestrato durante un blitz, una storia strappalacrime che finì persino in tv ai Fatti vostri di Giancarlo Magalli. Dopodiché ha contestato l’ordinanza antiquestua del Comune, buttandosi a terra sotto i portici trasformandosi in clochard per un giorno, per vedere se i vigili si fossero comportati con lui nello stesso modo che con gli stranieri che abitualmente popolano il centro di Gallarate. Poi è arrivato il Natale, e lo ha trascorso insieme a loro tra i capannoni freddi, maleodoranti e pericolosi di via Pacinotti. All’uscita, da parte sua, un solo commento: «Un essere umano non può vivere così, è indegno di un Paese civile. Nemmeno gli ebrei nei lager venivano trattati in questa maniera. E’ una questione di umana pietà». Ora per Daniel, Silvio e Romeo inizia una nuova vita: al caldo nella loro nuova casa a quattro ruote.
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