DOMODOSSOLA
De Chirico e De Pisis a confronto col Seicento

Realtà e sogno, mimesi o introspezione: non un contrasto ma un dialogo, un diverso modo di guardare il mondo e di restituirlo sulla tela. Da questo spunto prende avvio la mostra allestita per l’estate in una delle due sedi dei musei civici di Domodossola, la chiesa di San Francesco, in cui un recente restauro ha riportato alla luce gli affreschi medievali.
«In questi spazi che già predispongono a una dimensione onirica», spiega il curatore Antonio D’Amico, nature morte barocche della collezione sono accostate a una quarantina di nature morte, ritratti e vedute metafisici di De Chirico e De Pisis, provenienti da prestigiose collezioni private italiane ed estere, alcune esposte per la prima volta in Italia.
La volontà mimetica degli artisti del Seicento, pregna di significati simbolici, affascinava i due artisti del Novecento, che nei loro lavori si astraevano dalla realtà per lasciarsi trascinare dal sogno e dal ricordo di luoghi e immagini.
Suggestivo è il dialogo ideato tra due nature morte con ostriche di De Pisis e una a tema marino del napoletano Giovanni Battista Ruoppolo, o tra un acquerello di De Pisis con un vaso con fiori di montagna e un simile soggetto realizzato a Napoli pochi anni dopo la morte di Caravaggio da Giuseppe Recco.
«De Chirico - De Pisis. La mente altrove» - Domodossola, Musei Civici di Palazzo San Francesco, fino al 31 ottobre mercoledì e giovedì ore 10-14, venerdì e domenica 10-12 e 16-19, sabato 10-14 e 17-21, ingresso 5/3 euro, info 0324.4921 e cultura@comune.domodossola.vb.it. Catalogo Silvana Editoriale.
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