VERSO IL VOTO
Dieci Comuni del Varesotto con un solo candidato sindaco
Vittoria già in tasca? C’è da battere l’astensione: il 40% di quorum e il 50% di voti validi

In dieci Comuni della provincia di Varese, su 77 al voto, i sindaci possono già brindare prima di andare alle urne l’8 e 9 giugno: si tratta di quelli dove si presenta un solo candidato, tutti a nord, tutti sotto i 15mila abitanti. La battaglia anti-commissariamento sarà il raggiungimento del quorum (sceso dal 50 al 40%) e il 50% di schede valide. L’avversario più tosto è l’astensione. Una tendenza che si consolida negli anni, anzi in lieve calo rispetto al 2019, quando si votò in 82 paesi e ci furono 14 corse solitarie, in parte negli stessi territori di oggi. Ora che le liste sono state depositate, c’è l’ufficialità. Spesso la situazione è tipica dei piccoli e piccolissimi centri, come Azzio, Cuvio o Ranco, ma stupiscono i casi di Casciago e Lozza, dove per la prima volta non ci sarà gara. Niente botta e risposta, niente attesa all’ultimo voto. Si vince a tavolino, senza il brivido e l’orgoglio di farlo sul campo.
L’APPELLO AL VOTO
Dice bene l’uscente guida di Casciago che viaggia verso un bis già sicuro, Mirko Reto: «La battaglia casa per casa non la faremo sui programmi ma per convincere tutti ad andare a votare, anche grazie al traino delle Europee, a meno che non si preferisca un paese commissariato e non credo - dice l’imprenditore che si impose su Andrea Zanotti -. Non abbiamo rivali? Significa che abbiamo lavorato bene e che la minoranza non è riuscita a comporre una lista (ne sono dispiaciuto, il confronto è costruttivo). Nella nostra ci sono conferme e giovanissimi, lo storico medico ora in pensione e l’edicolante. Siamo civici, senza simboli di centrodestra a differenza di cinque anni fa, perché lavoriamo per la gente e i partiti devono starne fuori».
LA PRIMA VOLTA
E poi Lozza, dove si candida solo il giovane assessore Matteo Acchini, in continuità con Giuseppe Licata eletto in Regione per Italia viva. «Non era mai successo prima - conferma quest’ultimo -. Purtroppo sono sempre meno i cittadini che si avvicinano alla politica e alla vita amministrativa, in tutta la Lombardia e anche a Lozza. Dove si presenta soltanto la lista Uniti per Lozza, in continuità al lavoro svolto dal gruppo che mi ha sostenuto nei miei due mandati. Sono stati coinvolti alcuni ex consiglieri del passato gruppo di opposizione, nello spirito di unire le forze e mettere a disposizione le migliori energie e competenze disponibili. Sono certo potranno fare molto bene insieme, anteponendo le cose da fare per il paese alle diverse sensibilità politiche».
LE CONFERME
Spesso si premiano amministratori uscenti o volti storici: a Crosio Marco Bortolussi viaggia solo verso il secondo mandato (nel 2019 fu lui il rivale vincente e «il rapporto con le minoranze è ottimo perché basato su progetti condivisi»). Ranco è una piccola realtà dove già nel 2019 ci fu un’unica candidatura (ora è in gara Federico Brovelli). Come anche a Cuvio, “single” cinque anni fa e oggi con l’attuale vice Luciano Maggi. Scena già vista a Brusimpiano con Fabio Zucconelli in conferma. Per il terzo mandato Davide Vincenti ad Azzio.
DI NUOVO CARAVATE
Curioso il caso di Caravate, dove il sindaco uscente Nicola Tardugno, dopo aver vinto da solo nel 2019, fa la stessa esperienza: «Non ho mai avuto rivali - ammette ridendo -. Sono partito da neofita, pur con esperienze amministrative a Gavirate, e facemmo fatica a fare la lista. Dopo 5 anni abbiamo dovuto persino fare una selezione con raccolta di firme a tempo di record. Un piccolo riconoscimento per ciò che è stato fatto: siamo coesi e non ci sono stati ritiri né rimpasti politici, ma solo personali».
Dieci sindaci (quasi) già eletti.
© Riproduzione Riservata