IL BIVACCO
Alpe Bovis, c’è il gestore
Tre le domande presentate per il rifugio amato dagli escursionisti

La gestione del rifugio escursionistico di Dumenza, meglio conosciuto come “Alpe Bovis”, è stata assegnata ad un operatore del territorio e insieme ad esso, nel medesimo bando, è stato assegnato anche il centro di accoglienza comunale - l’ostello - sito nella frazione di Due Cossani.
“Rifugio Bovis” è di proprietà del Comune di Dumenza, si trova a circa 1.000 metri ed è raggiungibile esclusivamente a piedi o con mezzo fuori strada se preventivamente autorizzato dalla Comunità Montana Valli del Verbano e dal Municipio.
La struttura di due piani ospita fino a 10 posti letto. Il 15 marzo scorso scadeva la presentazione della domanda: cinque persone hanno effettuato il sopralluogo nelle due strutture - anche perché il bando ha fatto molta selezione - ma poi solo tre sono state le domande presentate.
Dal Comune, per ora, non arriva nessun commento in attesa dell’ufficialità dopo l’apertura delle buste lo scorso 19 marzo. Nell’aggiudicazione del bando l’offerta economica valeva un punteggio minore rispetto all’offerta tecnica e questo perché chi prende in mano i due impianti deve poter gestire la presenza di persone, escursionisti e visitatori, anche con alcune difficoltà tipiche dei posti di montagna: una su tutte la mancanza di approvvigionamento idrico in alcuni momenti dell’anno, soprattutto d’estate, per l’area del rifugio Bovis. Sarebbe un fatto degno di nota se coloro che si sono aggiudicati il bando, riuscissero poi a trovare una soluzione tecnica che permetta una migliore ricettività della struttura posta appena sotto il Monte Lema.
Chi lo prende in carico ha l’obbligo di apertura dell’esercizio per almeno 4 giorni alla settimana che devono necessariamente comprendere il sabato e la domenica.
L’apertura del rifugio dovrà essere garantita anche in occasione di eventi promossi dal Comune di Dumenza o altre associazioni a scopo didattico e per promozione territoriale. Su questo aspetto punta molto l’Amministrazione , intendendo far diventare centrale questo rifugio per la ricezione montana in un crocevia di territori molto frequentato, come hanno dimostrato le passate gestioni. L’affittuario dovrà poi provvedere anche alla pulizia giornaliera e ordinaria manutenzione, del terreno circostante, si dovrà occupare del trasporto dell’immondizia dagli stabili nel bosco al punto in strada dove viene effettuato il ritiro.
Il contratto avrà la durata di sei anni con possibilità di rinnovo una sola volta.
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