200 ANNI
Ecco i sedici “super” varesini
Protagonisti oggi nella storia della città, il riconoscimento assegnato a un gruppo di illustri personaggi. La premiazione domenica in Fiera

Dall’economia allo sport, dalla scienza all’arte: il Comitato per il bicentenario dell’elevazione di Varese a città ha avuto un gran daffare, al proprio interno, per stilare la lista dei sedici varesini viventi che domenica 11, alla Fiera, verranno premiati con una medaglia e una pergamena commemorativa.
Il presidente del Comitato Mauro della Porta Raffo, affiancato da altri componenti quali Ovidio Cazzola, Anna Maria Bottelli e Giampaolo Cottini, ha illustrato l’elenco, alla presenza del sindaco Davide Galimberti che da un lato ha ringraziato il gruppo per «la grande intuizione di riconoscere i giusti meriti a chi dà lustro a Varese» e, dall’altro, ha comunicato ufficialmente come «Ubi Banca e fondazione Ubi abbiano concesso una donazione di 10mila euro ciascuna proprio per i festeggiamenti del duecentesimo compleanno di Varese».
La lista dei premiati si apre con Alfredo Ambrosetti, ideatore del Forum di Cernobbio; spazio quindi all’industriale Ezio Colombo, patron varesino di un colosso come Ficep, e ad Angela Zamberletti, titolare della pasticceria del centro che ha sempre ospitato gratuitamente eventi culturali. Nell’ambito sportivo, Varese si conferma una città a trazione cestistica e ciclistica con le premiazioni per Aldo Ossola, «direttore d’orchestra» della Grande Ignis nonché membro dell’Italia basket hall of fame, Andrea Meneghin, simbolo dello scudetto della stella, e Renzo Oldani, patron della società ciclistica Alfredo Binda che organizza ogni anno la Tre Valli. In ambito artistico, ecco Giorgio Lotti, uno dei massimi esperti di fotografia e storia della stessa, affiancato al pittore Vittore Frattini e a Roberto Plano, pianista che insegna alla Boston University. Con i suoi 34 anni, l’astrofilo Luca Buzzi è il più giovane nonché l’unico rappresentante della scienza varesina, ma è già talmente esperto di stelle e cieli da aver avuto un asteroide intitolato a suo nome. Infine, nel settore “Cultura e società” tocca ad altri voti molto noti della città, a partire dall’ideatore della Protezione Civile Giuseppe Zamberletti, passando per l’ex sindaco e “senatore” dei Monelli della Motta Angelo Monti, giungendo al partigiano e più volte consigliere comunale dalle spiccate doti intellettuali Ambrogio Vaghi; spazio quindi anche alla scrittrice Luisa Negri, all’avvocato e precursore dell’Università dell’Insubria Ferruccio Zuccaro e al notaio Bepi Bortoluzzi.
«Quando si fa una selezione, chiaramente, ci si espone sempre a critiche e perplessità. Ed è proprio per rendere giustizia a tutti i grandi varesini, del presente e del passato, che vorrei far proseguire anche nel 2017 le iniziative organizzate in questi mesi» conclude Mauro della Porta Raffo, ricordando l’appuntamento del 17 settembre con un convegno su Mario Bertolone e quello del 21 con la proiezione di un documentario da lui realizzato su Piero Chiara, di cui ricorre il trentennale della morte.
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