ECONOMIA
«Cambio vita: faccio il pane»
La storia di chi ha deciso di mettersi in proprio

Stregato dall’arte bianca dopo anni nel mondo della comunicazione: Francesco Giuffrida, 37 anni, con la moglie Francesca Faccin, ha deciso di cambiare vita diventando panettiere a Busto. Il sogno di molte persone che però di solito viene lasciato a “lievitare” nel cassetto senza troppa convinzione, fra mille mugugni per la noia di un lavoro incapace ormai di dare soddisfazione e la paura di mettersi di nuovo in gioco. «Domani mollo tutto e apro una panetteria»: una frase che molti pronunciano allo specchio e che qualcuno mette davvero in pratica, con tutto l’impegno e l’entusiasmo tipici di chi arriva alla svolta, pur sapendo di dover lavorare duro.
«Mi sono reinventato - racconta lo stesso protagonista, originario di Gornate Olona -. Dopo tanti anni nella grafica creativa, ho sentito il desiderio di allontanarmi da quella scrivania e ho fatto diverse cose anche da libero professionista. Sono stati illuminanti i viaggi all’estero, prima in Irlanda e poi in Australia con nuove esperienze lavorative: quando siamo tornati in Italia, volevamo aprire una nostra attività. Abbiamo pensato ai “food truck”: mi sono specializzato negli impasti per la pizza ma poi, sull’onda delle collaborazioni con le “bakery” irlandesi, ci siamo indirizzati sul pane. Ho frequentato il corso per avere l’attestato professionalizzante, non richiesto all’estero dove c’è più libertà. Il filone della panetteria mi ha affascinato per i temi trattati. La mia dannazione!»
Francesco lo dice ridendo, prendendosi in giro per aver voluto mettere le mani in pasta, in una professione faticosa, che mette insieme il sudore e la preparazione, il conto economico con il rapporto umano.
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