L’ANALISI
Estate nei bungalow. Sul lago
Prime prenotazioni nei camping: affitti lunghi nelle casette

Fioccano le prenotazioni nei campeggi lungo lo Stivale. Lo dicono i siti specializzati e si accende una speranza per il turismo.
Anche in provincia di Varese?
La situazione sul Lago Maggiore, vale a dire dove si concentra il maggior numero di campeggi, è un a macchia di leopardo.
Il fenomeno più interessante si registra al Camping città di Angera, dove stanno arrivando delle prenotazioni un po’ anomale: per esempio, come spiegano dalla struttura ricettiva «stiamo ricevendo molte richieste di italiani che affittano bungalow a lungo periodo, anche per due, tre o quattro mesi. In molti casi sono persone di Milano che sfrutteranno la nostra location nei fine settimana. Non sapendo, infatti, cosa succederà con le limitazioni agli spostamenti, hanno trovato questo sistema per regalarsi comunque una possibilità di vacanza a due passi da casa».
E quindi restando in Lombardia e in un posto decisamente gradevole e valido anche per il singolo fine settimana: per spiaggiarsi o regalarsi qualche gita nei paraggi di Angera.
«La tendenza agli affitti lunghi - aggiungono da Angera - era già stata avviata durante l’estate scorsa. Abbiamo lavorato il 30% in meno anche perché, per scelta nostra, abbiamo preferito non avere gli ospiti di giornata e quindi abbiamo mantenuto una capienza al di sotto del consentito. Nonostante ciò, siamo riusciti a reggere il colpo, pur registrando la diminuzione della clientela svizzera, francese, tedesca e olandese».
Qualcosa si sta muovendo anche più a Nord.
«Per luglio e agosto – afferma una collaboratrice del Camping Lido Maccagno – abbiamo iniziato a ricevere delle richieste e delle prenotazioni perché, alla fine, il campeggiatore è autonomo e, quindi, non ha problemi di distanziamento. Però, come avvenuto l’anno scorso, il grosso arriverà con prenotazioni dell’ultimo minuto anche perché, alla fine, con il camper ci si può organizzare anche così. Com’è avvenuto l’anno scorso quando, con le aperture, si è lavorato bene. Ci aspettiamo qualche italiano in più e qualche straniero in meno, anche se i clienti del nord Europa restano il gruppo più numeroso. Intanto speriamo di aprire il 29 marzo, virus permettendo».
C’è invece più preoccupazione all’International camping di Ispra.
«Qui – racconta il titolare Benny Passuello – siamo a zero prenotazioni. D’altronde non si capisce più niente. Si pensi a cos’è successo con le piste da sci. E anche l’anno scorso non è andato benissimo. Anzi. Abbiamo visto l’1% degli stranieri rispetto alla normalità».
E gli italiani?
«Qualcuno in più si è visto a giugno, poi hanno virato tutti verso il mare. Comunque teniamo duro: siamo qui da venticinque anni e fino alla pandemia tutto andava bene. Di certo non molliamo».
Anche perché, in effetti, grazie a una maggiore attenzione dei turisti verso la provincia di Varese, in questi anni i camping sono aumentati, hanno migliorato in qualità, servizi e strutture e, quindi, sono stati premiati anche dalle presenze, specialmente straniere.
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