L’EMERGENZA
Eventi bloccati per ospitare i clochard
Comunità Giovanile libera la sede per dare un tetto a dieci senzatetto durante i lavori al rifugio della stazione
Le brandine sono disposte dentro quella che di solito è la sala dedicata a convegni e concerti. Per farcele stare, ovvero per offrire un luogo protetto e riscaldato alla decina di senzatetto temporaneamente “sfrattati” dal rifugio di piazza Volontari della Libertà (dove sono in corso dei lavori di ristrutturazione), sono stati sospesi tutti gli eventi della settimana.
Comunità Giovanile, insomma, ha deciso di mettere a disposizione la propria sede di vicolo Carpi per affrontare l’emergenza. Non è stata una decisione semplice, perché questi non sono certo ospiti comodi, tant’è che l’appello lanciato dai Servizi sociali a tutto l’universo di realtà esistenti nel territorio ha trovato soltanto nei ragazzi di CG una risposta complessiva e soddisfacente, che evitasse un frazionamento delle collocazioni in città poi difficile da gestire, anche solo dal punto di vista dei trasporti.
«Sono stati gli unici - conferma l’assessore Miriam Arabini - che si sono messi a disposizione per accogliere tutti e dieci i bisognosi. Di questo li ringrazio di cuore, perché stanno permettendo di superare un momento particolare, confermando il loro spirito di assoluta collaborazione con i Servizi sociali».
D’altronde per i ragazzi di Comunità Giovanile non è certo una novità essere attivi in favore degli emarginati che gravitano attorno ai binari, come dimostra l’impegno settimanale per portare cibo proprio al rifugio e le tante iniziative di raccolta fondi svolte nel tempo.
Da lunedì notte, però, hanno deciso di fare di più, trasformando la loro casa in una sorta di dormitorio e organizzando - con l’aiuto di sponsor e amici - anche il servizio pasti. «Anche se su di noi se ne dicono di tutti i colori, mi sembra evidente che se c’è qualche necessità siamo sempre pronti a metterci in gioco, senza paura né pregiudizio. E di certo la richiesta di aiuto arrivata dall’assessore era assolutamente meritevole di grande attenzione», spiega Matteo Sabba, che assieme a Checco Lattuada e agli altri soci del gruppo ha predisposto l’accoglienza dei clochard.
L’emergenza dovrebbe risolversi a breve (stanotte, giovedì 6 dicembre, sarà l’ultima di pernottamento in vicolo Carpi) nella speranza che nei locali della stazione gli interventi siano finiti e che si possa quindi tornare alla normalità. Resta intanto il gesto generoso dell’associazione, obiettivamente non da tutti.
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