L’INTERVENTO
Eliminato l’amianto dall’ex Borri
Conclusi i lavori di rimozione dell’eternit nel vecchio calzaturificio da vent’anni di proprietà comunale

L’amianto, all’ex calzaturificio Borri, non c’è più. Nella settimana di Ferragosto, con la città semi-deserta, gli specialisti nel trattamento delle lastre in eternit hanno portato a termine la loro missione, eliminando ogni residuo del pericoloso materiale e avviandolo allo smaltimento.
Di più: nel corso dell’intervento è stata rasa al suolo tutta la parte di fabbricato che un tempo era il magazzino dell’azienda e che da anni versava in condizioni precarie e pericolose, con varie parti crollate e altre pronte a farlo, con tutto il carico di amianto presente. Ora, alle spalle dell’ex fabbrica di proprietà comunale che si affaccia sul viale della Gloria, ci sono solo i resti di quello che era il plesso industriale.
Sono stati salvati - e finiranno in manutenzione - solo i pali in ghisa che tenevano in piedi quella porzione di struttura, per i quali la Soprintendenza ai beni architettonici aveva chiesto attenzione e conservazione come testimonianza dell’architettura industriale di un tempo.
La mattina di lunedì 20 agosto, a verificare la situazione, si è presentato anche il sindaco Emanuele Antonelli, assieme ai tecnici municipali, proprio per controllare che il percorso fosse stato sviluppato correttamente.
«Diciamo che finalmente abbiamo centrato questo risultato - spiega il primo cittadino - con la consapevolezza che il fatto di essere intervenuti in pieno agosto nella movimentazione di questo particolare materiale, è stata la cosa migliore da compiere».
Ora comunque l’intero intervento sul Borri dev’essere sviluppato ulteriormente. Perché l’azienda che sta procedendo con la realizzazione della nuova e tanto discussa Coop, nonché della famosissima rotonda sul viale, dovrà concordare con il Comune la prossima fase di interventi per la messa in sicurezza dell’edificio che l’amministrazione pubblica acquistò quasi vent’anni fa.
Si tratterà in linea generale di procedere con le grandi pulizie, di sistemare gli esterni, di murare gli ingressi per evitare incursioni abusive.
Certo è che la somma stanziata dall’operatore privato non basta per ristrutturare l’edificio portante del vecchio calzaturificio, ma solo per metterlo in ordine e in sicurezza in attesa che la giunta decida quale strada imboccare per avviarlo a un futuro di rinascita.
Fatto sta che, dopo mesi di bracci di ferro e tensioni, era considerata essenziale l’eliminazione dei pericoli per la salute pubblica in quell’area (dal punto di vista del municipio) e la predisposizione di uno spazio ordinato e pulito (dal versante di Coop, che in autunno deve inaugurare il supermarket).
Nelle scorse ore anche gli addetti dell’Ats - cioè la vecchia Asl - hanno effettuato un sopralluogo per verificare l’esito dell’intervento.
«Ci hanno detto che sono state seguite le prescrizioni - chiosa Antonelli - e questa è una buona notizia».
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