L’INDAGINE
Ex carabiniere stalker con la moglie
L’uomo, già cacciato dall’Arma deve rispondere di atteggiamenti tra il molesto e il violento con la consorte

Nel 2011 venne arrestato per corruzione e concorso in spaccio. L’ex appuntato scelto dei carabinieri Giovanni Fantini è di nuovo a processo, davanti al giudice Cristina Ceffa, con l’accusa di stalking, lesioni, sottrazione di incapaci e violazione degli obblighi di assistenza familiare. Lunedì 22 ottobre è avvenuta l’udienza pubblica, durante la quale il pubblico ministero Laura Martello ha interrogato i testimoni.
Nel mirino dell’ex carabiniere la moglie dalla quale si separò qualche anno dopo la vicenda giudiziaria da cui venne travolto. Solo lo scorso settembre venne confermata la condanna disposta in primo grado dalla sezione giurisdizionale regionale per la Lombardia della Corte dei Conti.
Anche a parere dei giudici della prima giurisdizionale Centrale d’Appello (i giudici d’appello contabili) l’uomo deve all’Arma 100mila euro per danno di immagine e per questo è stato avviato il pignoramento della somma equivalente. In sede penale è diventata definitiva la condanna a quattro anni, 20mila euro di multa e a quattro anni di interdizione dai pubblici uffici.
Quindi vecchie grane si sommano a nuove imputazioni.
Stando alle indagini condotte dal pubblico ministero Luca Pisciotta (oggi in servizio a Nola), sfociate in un divieto di avvicinamento alla ex moglie, il quarantanovenne non si sarebbe mai rassegnato alla fine del loro matrimonio.
Così dal 2013 avrebbe iniziato a perseguitarla, minacciando chiunque si avvicinasse sentimentalmente a lei.
«Se inizi una nuova storia ti metto sulla sedia a rotelle, non ho niente da perdere, non ti faccio più vedere i bambini», le diceva.
Almeno in un’occasione l’imputato avrebbe sferrato un calcio alla tibia e una gomitata nello stomaco, provocandole oltretutto un trauma al rachide cervicale.
A quanto pare l’ex militare non si dimostrava nemmeno molto attento ai figli: quando erano con lui li lasciava incustoditi per andare a lavorare (un giorno la bambina si ferì cadendo su un cactus). Non versava neppure la somma disposta dal giudice per il mantenimento.
A Fantini la Procura ha contestato un altro episodio: ad agosto di due anni fa, avrebbe preso con forza il bambino caricandolo in macchina, mentre la ex cercava di riprenderlo tra le sue braccia.
Voleva portarle via il figlio, sostengono gli inquirenti, e non ci riuscì perché il piccolo scappò dalla sua presa rifugiandosi in casa.
Reggeranno le imputazioni davanti al giudice?
L’avvocato di parte civile, ossia della ex moglie, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, in attesa della sentenza.
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