CLASSIFICA PROVVISORIA
Si fa largo la Brughiera del Gaggio
Tra i “Luoghi del cuore” più votati in Lombardia nel concorso del Fai. «Museo a cielo aperto della biodiversità»

A poco più di due mesi dal lancio dell’undicesima edizione dei “Luoghi del cuore”, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano promosso dal Fai - Fondo per l’Ambiente Italiano - in collaborazione con Intesa Sanpaolo, sono già 300.000 i voti online e cartacei raccolti che portano all’attenzione oltre 25.000 luoghi unici per storia, arte e natura.
Al termine del censimento (il 15 dicembre) al primo, secondo e terzo luogo classificato andranno rispettivamente 50.000 euro, 40.000 euro e 30.000 euro. Ma c’è di più: Fai e Intesa Sanpaolo, dopo la pubblicazione dei risultati definitivi prevista per febbraio 2023, lanceranno anche un bando per la selezione dei progetti di intervento in base al quale tutti i proprietari - pubblici o non profit - e i portatori di interesse dei luoghi che avranno ottenuto almeno 2.500 voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di sostegno sulla base di specifici progetti.
Al momento, dunque a censimento in corso, Lombardia e Sicilia hanno raccolto il maggior numero di voti che non corrisponde necessariamente a una “scalata” di luoghi presenti nelle due regioni. La classifica provvisoria vede infatti ai primi posti i seguenti luoghi: il Museo dei Misteri a Campobasso; la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli; la Stazione Bayard - La strada di ferro Napoli Portici a Napoli; il Villaggio operaio di Crespi d’Adda a Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo; il Circolo Combattenti e Reduci a Milano; il Castello Ducale a Marigliano, Napoli; la Spiaggia della Pillirina, area marina protetta Plemmirio a Siracusa; il "Sentiero degli ulivi", tra Assisi-Spoleto a Trevi, Perugia; l’Antica Fonderia di campane Achille Mazzola 1403 a Valduggia, Vercelli; il Santuario e Chiesa rupestre di San Vittore Martire a Brembate, Bergamo.
Tra i luoghi più votati in Lombardia, spicca la Brughiera del Gaggio a Lonate Pozzolo. Ecco come viene presenta dal Fai: «La Brughiera del Gaggio, un “museo della biodiversità a cielo aperto” nel Comune di Lonate Pozzolo), a pochissima distanza dall’aeroporto di Malpensa. Per molto tempo la Via Gaggio costituì una delle più importanti vie di comunicazione con la valle del Ticino, collegando Lonate Pozzolo al Porto sul fiume e al mulino di Gaggio, ma con l’occupazione austriaca della Lombardia, quest’area venne utilizzata per le esercitazioni militari dell’Esercito Italiano. Fu solo negli anni Novanta che la Brughiera venne recuperata per crearne un itinerario turistico».
«Ora - aggiunge la descrizione del Fai - l’espandersi di Malpensa minaccia la distruzione di questa area verde dal grande valore scientifico, storico e paesaggistico: in essa, infatti, si concentra una biodiversità unica in tutto il Sud Europa perché si tratta di una brughiera di origine alpina con caratteristiche mediterranee. La collocazione lungo il corridoio ecologico del fiume Ticino, infatti, ha permesso nei decenni la coesistenza di specie animali e vegetali presenti nelle brughiere centro europee con altre prettamente mediterranee. È anche un punto di monitoraggio prioritario e unico per i cambiamenti climatici: qui si notano variazioni biologiche con largo anticipo rispetto ad altri ambienti».
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