LATITANZA FINITA
Faida tra rapper, un arresto a Malpensa
Manette al ritorno dalla vacanza in Spagna per Samir Benskar, accusato di tentato omicidio

La sua latitanza non è durata nemmeno un giorno. È stato arrestato oggi nel pomeriggio, nei pressi di Malpensa, al ritorno dalle vacanze, l’ultimo dei cinque destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Bergamo Lucia Graziosi per l’agguato a colpi di coltellate messo a segno la notte del 16 giugno scorso a Treviolo, in provincia di Bergamo, che poteva costare la vita a Mohamed Lamine Saida, ventenne trapper tunisino meglio noto con il nome d’arte di Simba La Rue.
Si tratta di Samir Benskar, diciannovenne nato in Italia di origini nordafricane e residente nel padovano, con la passione per il pugilato, amico del cuore di Baby Touché, altro rapper in voga tra la generazione TikTok.
Il giovane si trovava in Spagna, e più precisamente ad Ibiza, proprio in compagnia di Touché. Ora Benskar è accusato di tentato omicidio. Al pari della fidanzata di Simba La Rue, vittima dell’agguato, avrebbe avuto il ruolo di mandante-istigatore.
Dalle indagini è emerso che la donna, Barbara Boscali, 31 anni di Treviolo, influencer e attrice hard con il nomignolo di Bibi_Santi91, stanca delle continue vessazioni subite dal fidanzato, ha contattato tramite Instagram l’amico di Touché, riferendogli che avrebbe potuto fargli trovare il fidanzato.
La donna era ben a conoscenza della rivalità tra il suo ragazzo e il gruppo di Touché e decideva di contattare il miglior amico di quest’ultimo proprio perché nelle giornate precedenti l’agguat oBenskar aveva pubblicato stories su Instagram in cui dichiarava di voler vendicare il sequestro di Touché da parte del gruppo di Simba La Rue avvenuto a Milano nel maggio scorso. Il giovane, pertanto, si sarebbe attivato per organizzare l’agguato con alcuni amici di Padova e di Milano. La notte dell’agguato, in stretto contatto con la fidanzata di Simba, avrebbe fornito aggiornamenti in tempo reale circa la posizione del rapper ai tre esecutori materiali dell’agguato in terra bergamasca.
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