OPERAZIONE MIMESI
Falsi Thun, 108 denunce vere.
La guardia di finanza di Busto, sgomina una banda d'importatori cinesi e di rivenditori italiani
Animaletti, fiori e angioletti: sembravano in tutto e per tutto i preziosi manufatti dell'altoatesina Thun, invece erano volgari imitazioni vendute a prezzi risibili in negozi di cianfrusaglie: è stata la guardia di finanza di Busto Arsizio, coordinata dal pubblico ministero Nadia Calcaterra, a scoprire la merce tarocca e a dare il via all'operazione "Mimesi".
In tutta Italia sono stati sequestrati 16.980 oggetti di ceramica, 108 i commercianti denunciati, 45mila i pezzi falsificati sottratti al mercato. La filiera del falso, manco a dirlo, era gestita da cinesi: dalla Cina arrivavano infatti gli articoli contraffatti. Una ditta romana li importava e poi li rivendeva a un magazzino di Concorezzo, in provincia di Monza.
Da lì i finti Thun venivano distribuiti negli esercizi commerciali di tutta Italia. I dettagli dell'attività investigativa sono stati illustrati oggi, venerdì 9 settembre, in conferenza stampa dal capitano della gdf Diego Serra, dal procuratore capo Francesco Dettori e dalla pm Calcaterra, che hanno così commentato: "Massima attenzione dovrebbe prestarla chi acquista".
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