SCONTO IN APPELLO
Falso distintivo dei carabinieri, condannato
L’aveva dimenticato su un’auto noleggiata e chi l’aveva trovato l’aveva consegnato in caserma: otto mesi

A spasso con il distintivo dei carabinieri. Meglio, con un portafogli-portatessera all’interno del quale c’era una placca che raffigurava la fiamma granata dell’Arma. Dettaglio non da poco, chi lo deteneva non aveva nessun diritto per fare uso di quel documento, sequestrato dai militari dell’Arma di Somma Lombardo nell’ottobre di cinque anni fa su segnalazione di un dipendente di una società di autonoleggio internazionale. Per aver posseduto quella placca con lo stemma dei carabinieri è scattata la condanna nei confronti di un saronnese di 45 anni, con piccoli precedenti alle spalle: un anno e quattro mesi di reclusione la condanna del Tribunale ordinario di Busto Arsizio in primo grado.
La pena per il possesso abusivo di distintivo delle forze dell’ordine è stata ridotta dai giudici della quarta Corte d’Appello di Milano a otto mesi di reclusione. Nonostante lo sconto di pena (e la concessione delle attenuanti generiche), non è stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena all’imputato. Il portafogli-portatessera incriminato, abbinato a una pagina in cui c’erano una fototessera e i dati anagrafici dell’imputato, era stato rinvenuto a bordo di un’auto appena rientrata da un noleggio. Durante la pulizia, saltò fuori dal cruscotto il documento, prontamente consegnato dal responsabile dell’autonoleggio in caserma a Somma. Precisato che quel segno distintivo è venduto normalmente nelle armerie solo a coloro che siano in grado di dimostrare di appartenere all’Arma, i carabinieri di Somma Lombardo fecero tutti gli accertamenti del caso, ma al termine delle verifiche fu provata la detenzione illecita dello stesso.
D’altronde, il soggetto al quale era intestato il documento non aveva mai fatto parte dell’Arma dei Carabinieri e, in sede di istruttoria dibattimentale, non ha saputo fornire giustificazioni né spiegazioni alternative.
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