ANIMALI IN PERICOLO
Famiglia di volpi da salvare, appello a Busto Arsizio
Avvistamenti quotidiani di mamma e cuccioli in viale Borri

«Salviamo le volpi di viale Borri. Una di loro, purtroppo, è già morta». A lanciare un accorato appello per mettere al sicuro una famiglia di volpi - ad alto rischio di essere investite e uccise - è Andrea Mainini, vicecomandante dell’Istituto di vigilanza “La Patria”: nelle perlustrazioni che compie quotidianamente per lavoro, Mainini si è infatti accorto della presenza di questi animali, rendendosi conto che sarebbe il caso di spostarle in una zona più protetta. Le volpi dimorano infatti a pochi metri dal viale Borri, strada perennemente trafficata.
MAMMA E CUCCIOLI
«Ai primi di maggio ho visto una volpe uscire dalla boscaglia per cercare cibo – racconta la guardia giurata -. Dopo qualche giorno hanno iniziato ad affacciarsi anche quattro cuccioli sul ciglio del viale, all’altezza del civico 67, proprio nel cuore del centro abitato». Mainini sottolinea di «Aver visto crescere le piccole volpi: passo di lì tutte le notti, una sera ho trovato un cucciolo nel cortile del mio cliente. Purtroppo le macchine sono il primo pericolo per loro». Mainini e Sara Vega – presidente dell’associazione Casaringhio Aps – hanno contattato varie istituzioni per cercare di trasferire le volpi in un posto sicuro, ma per ragioni di competenza nessuno finora è potuto intervenire. Intanto il tempo passa e le volpi rischiano ogni giorno la pelle. Anzi, purtroppo una di loro ha già fatto una brutta fine. «Sabato notte – prosegue la guardia giurata - ho visto la volpe adulta zoppicare in via Varzi, e alle prime luci dell’alba ho notato che uno dei cuccioli era stato investito pochi metri prima dell’intersezione tra viale Borri e via Gozzano. L’hanno lasciato morire lì. Era appena successo, perché il corpo era ancora caldo. Non ho potuto fare altro che accostare la macchina di pattuglia, portare quel corpicino all’entrata del boschetto, dove c’è la loro tana, e seppellirlo. Un atto di umanità che avrebbe dovuto compiere la persona che l’ha investito, in modo da riconoscere un minimo di dignità alla vita che aveva spezzato un istante prima».
APPELLO AGLI AUTOMOBILISTI
Il rammarico di Andrea Mainini e Sara Vega è molto forte: sono convinti che, se qualcuno fosse intervenuto , la piccola volpe oggi sarebbe ancora viva: «Sarebbero bastate 5 gabbie trappola per catturarli e liberarli in un posto sicuro: le avrei controllate personalmente ogni notte». Ora si tratta di salvare la vita agli altri volpini: «Ci appelliamo agli automobilisti – conclude Sara Vega – affinché rallentino e facciano attenzione nel tratto di strada di fronte alla Chiesa di Gesù Cristo e dei santi degli ultimi giorni».
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